La nascita della coscienza

Inviato da  Santaruina il 18/1/2006 14:39:54

Ciao Fiammifero

avevo intenzione di tentare di dare una risposta alla tua domanda, dopo che ieri mi ero dedicato ad analizzare il tuo link sulle eresie, ma ho visto ora la risposta di Matelda e credo che sia precisa ed esaustiva.

Per quanto riguarda il mito di Adamo ed Eva della Genesi, e ricollegandoci con l’analisi di Jaynes con cui si è aperto questo thread, c’è una particolare interpretazione che io trovo molto interessante.

Secondo questa versione il racconto del Paradiso perduto racconterebbe un preciso momento della “evoluzione” dell’umanità, e precisamente quello che Jaynes chiama l’origine della coscienza.

La conoscenza che Adamo ed Eva acquisiscono non sarebbe altro che la consapevolezza dell’esistere, la nascita della coscienza e l’acquisizione di una enorme responsabilità che accompagnerà il genere umano da quel momento a seguire.

Adamo ed Eva scoprono infatti che esiste il bene ed il male, e da quel momento di conseguenza cominciano le loro sofferenze, poiché saranno di là in poi responsabili delle loro azioni, coscienti di quello che fanno e chiamati a fare scelte che comporteranno delle conseguenze.

Scoprono così di essere nudi, scoprono di essere vulnerabili, come bene spiega Matelda, la dolce spensieratezza nella quale vivevano non esiste più.

Il mito di Adamo ed Eva potrebbe quindi descrivere il periodo storico in cui l’umanità abbandona la fiducia cieca nei precetti della divinità e guarda il mondo da una nuova visuale, cercando dentro di sé la capacità di distinguere il bene dal male.

E’ la perdita dell’innocenza, la nascita della coscienza con gli inevitabili dolori che essa porta con sé.

Blessed be

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