Di particolare importanza é stata per me la lunga pratica del Tai Chi che, tra le miriadi di altre cose, mi ha mostrato chiaramente (con i fatti non con teorie) la profonda ignoranza e arroganza (ci risiamo ) del mondo umano in cui sono cresciuto (occidente) e di conseguenza la mia.
Mi ha mostrato come TUTTO quello che mi era stato dato "come certo" e a cui mi ero "appoggiato" fino ad allora non era affatto tale.
Da li a rimettere TUTTO in discussione il passo é inevitabile, se si é onesti con se stessi, comprese chiaramente le varie descrizioni di Dio.
A quel punto ho capito (avendo già letto molto di tutte le "principali" tradizioni) che i vari libri sacri, religioni, filosofie, vanno viste (per trovare elementi in esse che possano essere di giovamento, guida o consiglio a noi "moderni") nel contesto in cui sono nate (state scritte) tenendo inoltre conto delle manipolazioni e falsificazioni, per fini non proprio nobili, che hanno subito nel tempo.
Se un Maestro (Illuminato o chiamiamolo come vogliamo) deve comunicare agli antichi Babilonesi DEVE usare il loro linguaggio, altrimenti i suoi contemporanei non lo capiranno mai.
Io sono arrivato alla conclusione che da sempre i Maestri dicono le stesse cose. Proprio le stesse.
Siamo noi che le recepiamo diversamente a causa dei linguaggi diversi, delle manipolazioni e falsificazioni.
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