Re: Costruttori di piramidi

Inviato da  RedPill il 29/5/2012 9:24:15
Citazione:

Calvero ha scritto:

Cosa significa scoprire di dover morire e relegare a questa scoperta un valore tragico, se non vi fosse qualcosa che vorremmo continuare a ripetere ?

E detto questo, la domanda fondamentale è quella che vuole scoprire se le cose stanno andando secondo natura oppure no.



Beh Calovero...
su questo tema credo di essere la persona più sbagliata (o più giusta!)
Come forse saprai mi definisco un razionalista ateo.
Come tale mi rapporto con il mondo con la coscienza di essere una compostiera.

Citando un poeta dei nostri giorni, lo scopo della vita è finire.
Questo ovviamente si riferisce alla vita dell'individuo.
Lo scopo della vita individuale è finire, per permettere ad altre vite individuali di continuare a vivere.

Lo scopo della vita intesa come "umanità" è invece prosperare.
E perchè l'umanità prosperi è indispensabile che i singoli si trasformino in humus.

In tutta la storia dell'uomo, però, questo è stato un problema.
L'uomo, appena ha iniziato ad aver coscienza della morte, ha iniziato a creare un significato più alto per la vita.
Questo passaggio è stato fondamentale per la sicurezza della specie.
Infatti sapere che inevitabilmente si muore, può portare ad un controproducente "menefreghismo", ovvero alla disgregazione della comunità stessa.

Dare un senso più alto alla vita e dare una valenza religiosa alla morte, contribuisce a mantenere una aggregazione fondata sul rispetto e sulla paura.
Cosa c'è di più convincente ed aggregante di un antenato morto che ti guarda e ti guida direttamente dall'aldilà?

Il culto degli antenati, non a caso, è il culto ancestrale per eccellenza (credo antecedente a quello della dea madre)

Peace
RedPill

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