Re: Luogocomunardi e religione

Inviato da  Lezik85 il 14/12/2009 18:24:43
Citazione:
La dottrina di cui parli tu prevedee un cammino inconcepibilmente lungo, rinascite, rimorti, etc etc, e alla fine manco la garanzia di niente...


Dipende sempre dall'individuo, finchè non è pronto non ascende.

Citazione:
Scusate ma lo preferisco.


E quindi? Contento tu, contenti tutti.


Citazione:
Cos'è il nibbana? E chi sarebbero questi beati saggi?


Riporto le parole del venerabile Bhikkhu Bodhi per rispondere a questa domanda:

"Il Buddha insegna che l’universo è privo di un qualsivoglia principio temporale: non esiste un punto di partenza, non esiste un momento iniziale di creazione. In un tempo senza inizio, sistemi cosmici sorgono, evolvono e poi si disintegrano, per essere seguiti da nuovi sistemi cosmici, soggetti alla medesima legge di accrescimento e declino. Ciascun sistema consiste di numerosi piani di esistenza, abitati da esseri senzienti sostanzialmente a noi simili. Inoltre, accanto alle condizioni umana ed animale, che ci sono familiari, ogni sistema contiene piani celesti disposti al di sopra del nostro, regni di celestiale beatitudine, e al di sotto piani infernali, oscuri regni di dolore e miseria. Gli esseri che dimorano in queste sfere trasmigrano da una forma d’esistenza all’altra, in un ininterrotto processo di rinascita chiamato samsara, una parola che significa “andare vagando”. Questo vagare senza meta, di nascita in nascita, è alimentato dalla nostra ignoranza e dall’attaccamento. La modalità specifica assunta da ogni rinascita è determinata dal karma, le nostre buone e cattive azioni, i nostri atti volitivi di corpo, parola e mente. Tale processo è governato da una legge etica impersonale, che garantisce una rinascita piacevole in conseguenza di azioni buone, e una dolorosa in seguito ad azioni dannose.

La vita è impermanente, soggetta ad invecchiamento, decadenza e morte in tutti i piani di esistenza. Persino la vita nei paradisi, per quanto lunga e beata, non dura eternamente. Ogni esistenza va, a suo tempo, incontro alla propria fine, per essere seguita da una rinascita in qualche altro luogo. Di conseguenza, ad un esame ravvicinato, tutte le modalità esistenziali interne al samsara si rivelano come difettive, contrassegnate dalla caratteristica dell’imperfezione, incapaci di offrire felicità e pace che siano stabili e durature, inadeguate a risolvere definitivamente il problema della sofferenza.

Oltre le sfere condizionate della rinascita, vi è però anche un regno o stato di perfetta beatitudine e pace, di libertà spirituale completa, uno stato che può essere conoscibile proprio qui ed ora, persino nel mezzo di questo mondo imperfetto. Questo stato è definito Nibbana (in sanscrito Nirvana), “l’estinguersi” delle fiamme del desiderio, dell’avversione e dell’illusione. Esiste anche un sentiero, una via di pratica, che conduce dalla sofferenza del samsara alla beatitudine del Nibbana; dal vortice di ignoranza, attaccamento e schiavitù a una pace e ad una libertà incondizionate.

Per lunghi periodi il sentiero sarà come perso per il mondo, completamente sconosciuto, cosicché la via al Nibbana risulterà inaccessibile. Di tanto in tanto, però, sorgerà nel mondo un uomo che, senza aiuto, grazie ai propri sforzi e all’acuta intelligenza, trova quel sentiero di liberazione che era andato perduto. E dopo averlo trovato, lo segue, comprendendo pienamente la verità ultima sul cosmo. Ritorna poi al mondo degli umani e insegna ad altri questa verità, rendendo nuovamente noto il sentiero verso la beatitudine suprema: la persona che esercita tale funzione è un Buddha.

Quindi un Buddha non è meramente un Illuminato, ma soprattutto “uno che illumina”, un maestro per il mondo. La sua funzione è quella di riscoprire, in un’epoca di oscuramento spirituale, il sentiero smarrito verso il Nibbana, la perfetta libertà spirituale, e di insegnarlo a tutto il mondo, in modo che altri possano seguire i suoi passi e giungere alla medesima esperienza di liberazione che egli stesso ha conseguito. Un Buddha non è il solo a realizzare il Nibbana. Tutti coloro che seguono il sentiero fino in fondo realizzano il medesimo fine. Queste persone sono chiamate arahant “coloro che sono degni”, in quanto hanno annientato ogni ignoranza ed attaccamento. Il ruolo unico del Buddha è la riscoperta del Dhamma (Skt. Dharma), il principio ultimo di verità, e la fondazione di una trasmissione religiosa o eredità spirituale, al fine di preservare l’insegnamento per le generazioni future. Fintantoché l’insegnamento è disponibile, chi lo incontrerà ed entrerà nel sentiero avrà modo di pervenire alla meta indicata dal Buddha come il somme bene."

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