Re: DIO VUOLE CHE !

Inviato da  sever il 22/9/2008 11:06:57
Citazione: a questo punto mi dovresti spiegare, secondo te, cosa significa "sarà messo a morte".
Se la Bibbia è parola di Dio non si interpreta, si applica.


La Legge è impersonale, perché agisce con equità e giustizia. Dio è equo e giusto, dunque impersonale nei suoi giudizi. Infatti, Dio non guarda in faccia nessuno.
La Legge fu data a Mosè, per il popolo ebraico, quindi anche per noi, da Dio. Oltre ai Dieci Comandamenti c’erano altre numerose norme che dovevano servire al vivere civile e a dirimere le contese. In principio la giustizia era amministrata dal solo Mosè. In seguito, dato l’immane impegno, dietro suggerimento dei suoi più stretti collaboratori, egli scelse alcuni uomini integerrimi e incorruttibili che lo aiutassero. Con la corruzione dei giudici si spezza il legame tra loro e Dio. Essi cessano di essere rappresentanti, vicari di Dio in terra. Perdono qualunque autorità agli occhi di Dio. Decidono sì, ancora, della vita degli altri, ma questo è un abuso. Gesù, in pratica, elimina quest’abuso. Gesù annulla la Legge di Dio? No! Gesù elimina chiaramente un potere dato agli uomini da Dio, i quali non sono più degni di detenerlo. Un giudice, fatto tale da uomini con l’investitura, se diviene corrotto e iniquo può essere esautorato e degradato. Il potere che possedeva gli viene tolto. Ti pare che Gesù –Dio per me, colui che rimetteva i peccati facendo capire di essere uguale a Dio- non potesse fare altrettanto? Non c’è contraddizione: Dio ha dato, Dio ha tolto. Ma la legge del taglione, o di causa-effetto, è sempre valida , perché è la giustizia di Dio che si incarica di applicarla. Chi uccide, se non viene a sua volta ucciso in questa vita, lo sarà in una prossima. Quindi, la Legge è sempre in vigore, ma solo Dio ha la facoltà di applicarla in tempi di corruzione. Non si può lasciare questo potere in mano a chi ne farebbe un cattivo uso, magari a fini politici o di potere. Aggiungo anche questo. All’omicida, se venisse giustiziato, si alleggerirebbe il suo karma. Egli sconterebbe già in questa vita il suo errore, avendo anche coscienza del perché. Vale anche per tutti gli altri eventuali danni da te elencati. Soltanto la riparazione del danno può liberarci dalla legge di causa-effetto. Ma tu mi sai dire come si può riparare ad un omicidio?

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