Re: Euro o Lira: Riassunto discussione

Inviato da  Ste_79 il 3/5/2014 17:28:07
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infosauro ha scritto:
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DaemonZC ha scritto:
Ma ho già ripetuto altre volte che sprechi e corruzione sono qualcosa da risolvere, quindi non c'è discussione, siamo d'accordo.

Non credo proprio, perché a giorni alterni si dice che bisogna spendere denaro per rilanciare l'economia. E per spendere denaro vanno bene anche gli sprechi.
Citazione:
Voglio semplicemente far notare che i media anzichè parlare dei 376 miliardi, parlano dei 3 di cui parli tu[...]

No, di quella cosa non c'è traccia nei media. Si parla molto di più di MES e FC.


Il discorso è più complesso di così. Ma come sempre succede si tiene presente solo una parte dei discorsi, quella che sostiene il proprio e si cancella o si distorce ciò che non collima.
E' normale sia così. Non mi ritengo ne sorpreso ne infastidito dalla cosa.

Proviamo a mostrare il discorso da un altro punto di vista, tenendo a mente anche la questione temporale, cioè cosa fare e prima e cosa fare dopo, per ottenere una migliore riuscita del progetto di miglioramento dello stato italiano.

Se combattiamo la corruzione, nel limite di ciò che è umanamente possibile, perchè io ritengo che è impossibile ridurre la corruzione a zero, ci sono due tipi di modalità di farlo. Dentro questo sistema euro, o con un altro sistema a sovranità monetaria.

Dentro questo sistema, secondo me, è più complicato combattere la corruzione perchè, in regime di scarsità di denaro, la quota che arriva agli onesti è minore. Da questo consegue che in un sistema del genere, i primi a soccombere sono proprio gli onesti, coloro che si adeguano alla legge iniqua prodotta dal sistema.
Mentre chi trova una scorciatoia disonesta, davanti alla scelta se rimanere nei termini di legge e morire, oppure tentare la scorciatoia e vivere, sceglierà la seconda, perchè il sopravvivere ha la meglio.
Chi invece è già corrotto, continuerà ad essere corrotto, perchè è abituato a vivere così, ed è una scelta che paga.

Con un regime di sovranità monetaria invece, lo stato, ha lo strumento necessario a permettere che gli onesti rimangano onesti, a incentivare coloro che sono in dubbio a seguire la via dell'onestà, e anche a persuadere i disonesti a rientrare dallo stato di fuori legge.
Non sto a dire come.

Con l'attuale sistema, il regime fiscale non può scendere non tanto per ragioni di onestà, ma per ragioni di contabilità. Cioè non c'è alcun progetto, almeno non ne sono a conoscenza, che premi, per esempio con una diminuzione del pagamento d'interesse coloro che si mostrano più virtuosi. (parentesi, siamo il paese con il maggior disavanzo primario, quindi dovremmo essere premiati o no? )
Quindi, tenendo anche a mente che le banche stesse commettono il reato di falso in bilancio, chi mai può essere incentivato ad essere onesto in un sistema che è una truffa?

Concludendo. Una legge è legge in quanto tutti la rispettano, altrimenti non è più una legge.
Se torniamo in un sistema normale, in cui lo stato è l'ente massimo a cui fare riferimento per il vivere civile, abbiamo la forza e soprattutto la non ipocrisia di combattere la corruzione.
Se rimaniamo dentro un sistema-truffa, non possiamo combattere la corruzione senza cadere nell'ipocrisia. Cioè non possiamo andare a dire ad un geometra, per fare un esempio, che si mette d'accordo con la giunta comunale per avere del lavoro, che è un criminale, quando le banche private si mettono d'accordo tra di loro per distruggere un paese.
Per me è talmente chiara la priorità che faccio fatica a fare lotte contro chi cerca di portare a casa la pagnotta, nei confronti di chi distrugge stati che comunque funzionano, sulla base di leggi private sovrastatali.

Spero di essere stato ancora più chiaro. E' una questione di priorità.

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