Re: Euro o Lira: Riassunto discussione

Inviato da  Mande il 18/4/2014 20:42:55
Era rimasta in sospeso una spiegazione del perché la svalutazione non si traduce mai in inflazione.

Potrebbe una svalutazione del 10% tradursi in un aumento del 10% dei prezzi?

SI. In un ipotetico mondo delle favole.
Facciamo dunque un volo di fantasia. Diciamo che Pepito fonda una sua nazione con una sua moneta. Costui non produce niente ma si stampa solo una moneta con la quale si reca all'estero a comprare ciò che gli serve. Ecco che se la valuta di Peppino si svaluta per lui i prezzi aumentano di conseguenza.

L'Italia è Peppino?
NO.
Quali sono i problemi della teoria svalutazione uguale ad inflazione.

Primo grosso problema:
Non consumiamo materie prime ma prodotti finiti.
Se l'euro si svaluta sul dollaro del 30% come è successo nel 2000 la benzina aumenta del 30%? Non è successo ma perché?
Io in dollari non compro la benzina ma il petrolio che poi lavoro, finché l'euro non avrà finito di deindustrializzarmi, per produrre benzina. L'Italia è un paese industriale e di trasformazione o no? Ma il prezzo del petrolio è solo una piccola componente di quello della benzina. Tutto il resto del lavoro necessario alla trasformazione lo valuto in euro o nuove lire, non dollari. Se il prezzo del petrolio è il 10% del prezzo della benzina mi aspetto che dopo una svalutazione il prezzo del prodotto finito incorpori solo l'aumento della materia prima e non del mio lavoro.
Anche qui, se non è chiaro approfondiamo ma mi sembra banale.
Se aumenta il prezzo del grano del 10% non mi aspetto che la pasta (prodotto finito) aumenti altrettanto. NON E' MAI SUCCESSO e mai succederà. La materia prima che importo costa una minima frazione del prodotto finito. Io non consumo materie prime ma prodotti finiti. Non ho mai visto nessuno andare dal benzinaio ad ordinare un barile di petrolio od al supermercato ad acquistare un quintale di grano. NON SCHERZIAMO.

Se la materia prima od il prodotto estero costa troppo lo sostituisco.
Se dopo una svalutazione i beni esteri finiti (non materie prime) mi costano troppo perdono il loro rapporto qualità prezzo e li sostituisco con prodotti interni. Anche qui non mi sembra nulla di nuovo. Talmente banale che non varrebbe la pena di dirlo. Se una volkswagen da un giorno all'altro mi costa il 20%-30% in più opterò per una produzione italiana che ha mantenuto inalterato il suo prezzo. Se lo champagne francese raddoppia berrò spumante italiano che conserva lo stesso prezzo. Non vedo perché se il mercato è razionale i suoi agenti debbano essere fessi che comprano beni esteri sovraprezzati.

Poi ovviamente queste sono solo banali osservazioni. Come ha ricordato anakin un economista serio sa fare anche i conti.

http://www.asimmetrie.org/news/svalutazione-del-cambio-e-prezzo-della-benzina/

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