Re: Euro o Lira: Riassunto discussione

Inviato da  anakyn il 7/4/2014 14:13:38
Navigando per il web mi sono imbattuto nella proposta economica di Marco Cattaneo sul suo blog, che mi sembra interessante: Cattaneo infatti, pur essendo assolutamente sovrapponibile alla critica euroscettica per quanto riguarda la diagnosi della crisi in corso (qui ripetuta più volte) e considerando dunque l'apparato creato dalla moneta unica come distruttivo delle economie nazionali, ritiene che l'abbandono traumatico dell'Euro possa generare effetti distruttivi e propone dunque come terapia una strada alternativa, cioè quella di affiancare all'Euro delle forme di moneta nazionale e sovrana, nel caso specifico certificati di credito fiscale.

Tali certificati, definiti anche come "Lira fiscale", non sarebbero che degli attestati di credito rispetto agli obblighi fiscali, verrebbero usati come pagamento delle tasse e costituirebbero dunque una vera e propria forma di moneta.
Per i dettagli tecnici, spiegati comunque in maniera abbastanza comprensibile, rimando al suo sito.

Tale riforma monetaria, da lui definita "morbida" per distinguerla da quella "dura" della rottura dell'Euro, è a suo parere sia compatibile con gli attuali trattati, sia capace di produrre quegli stessi effetti benefici sull'economia, ed in particolare sulla domanda interna, che produrrebbe un'uscita dalla moneta unica e dal cambio fisso.


Trattandosi di una riforma che prevede in primis una manovra fortemente espansiva sul piano della liquidità (tradotto: inondare il circolo economica di svariati miliardi), l'obiezione principale rimane sempre la stessa: come si può fare in modo che tale liquidità aggiuntiva nelle tasche della cittadinanza, senza che contemporaneamente venga riaggiustata la competitività delle aziende nazionali, non finisca in acquisto di prodotti esteri, e dunque a riallargare il deficit commerciale fra paesi periferici (tra cui l'Italia) e paesi "core"?
Tradotto: se do più soldi ai cittadini ma nel contempo NON abbasso i prezzi dei prodotti/servizi nazionali, come posso fare in modo che tali soldi vengano spesi in prodotti/servizi nazionali piuttosto che spesi nei prodotti/servizi esteri dei Paesi più competitivi?

La risposta che Cattaneo offre è la seguente: tale liquidità aggiuntiva, prodotta in modo sovrano (dallo Stato con una sua valuta, o corrispettivo di valuta) e NON a debito (non incide in termini nè di debito pubblico nè tantomeno di interessi), andrebbe sia nelle tasche dei cittadini a potenziare la domanda interna (in primis tramite riduzione di tasse) SIA a ridurre il carico fiscale verso le imprese, abbassando il costo del lavoro e dunque rendendole più competitive.
Nello specifico, Cattaneo prevede una manovra annua da 200 miliardi da distribuire in parte ad aziende per ridurre il costo del lavoro (80 miliardi), in parte a cittadini per potenziare redditi e domanda interna (70 miliardi), in parte allo Stato stesso per rinforzare i servizi (50 miliardi).


Quindi all'obiezione n° 1 sembra venga fornita una risposta soddisfacente e tecnicamente adeguata.


Rimane l' "obiezione classica" n° 2: si tratta di una strada politicamente percorribile rispetto alla più "banale" e forse più rischiosa uscita dall'Euro?

E qui una risposta non pare esserci.


Ho scelto di proporre qui tale ricetta economica perchè mi sembra molto interessante e degna di essere studiata e discussa.
Mi pare inoltre abbastanza vicina alle tesi di Nino Galloni, economista su cui abbiamo già discusso più volte.

Infine, mi pare che possa mettere d'accordo anche quelle persone particolarmente preoccupate rispetto dall'emissione di moneta "a debito", visto che la forma di sovranità monetaria qui proposta prevede un'emissione di moneta tramite credito fiscale, dunque senza aumentare il debito pubblico nè gli interessi.


Se qualcuno volesse esprimersi al riguardo credo sarebbe cosa buona e giusta :)

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