Re: Reddito di Cittadinanza, una proposta

Inviato da  Piramis il 30/1/2014 1:14:35
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Tornando a noi:
@Piramis
l'idea della carta di credito piuttosto del conto mi è sembrata una semplificazione del processo: il comune deve solo stabilire il plafond in funzione della richiesta .
La movimentazione dei fondi è insita nella gestione della carta e non è necessario ricaricare il conto ne calcolare quanto è stato speso etc.

Forse mi sono espresso male ma per conto intendo quello collegato alla carta di debito, non uno separato. In sostanza come avere una Postepay, il circuito andrebbe clonato.
Citazione:

Per l'immediatezza è vero che una carta di debito ha transazione immediata ma è anche vero che i commercianti già sono abituati a gestire questo metodo di pagamento e tra commercianti si paga a fatturazione periodica (in italia poi altro che a fine mese!). Infine se si tratta di scalare le tasse... quelle si pagano a fine trimestre/anno quindi avere i soldi all'istante è irrilevante. (Commercialistaaa... dove sei? )
vero ma dato che le somme non producono interessi, lasciarle sul conto avrebbe poco senso, mentre la circolazione all'interno del circuito dovrebbe essere stimolata, per cui poterle usare per pagamenti immediati, potrebbe fluidificarne l'utilizzo.

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Comunque, questi dettagli non impattano sulla fattibilità .

Mi spaventa molto invece il come impedire le frodi.
L'esempio di frode che mi è venuto in mente è limitabile solo se il cittadino è interessato a non 'cedere' eventuale inutilizzato. Come?
Potrebbe usarlo lui nella dichiarazione dei redditi magari sotto forma di deduzione fiscale?
-In questo caso però va fatto un calcolo del reddito inutilizzato mese per mese.
-varrebbe solo per chi ha un reddito da dichiarare...
-comunque sarebbe una perdita di gettito irpef da valutare nel bilancio complessivo

Per il cittadino deve avere un valore che lo disincentivi dallo "svenderlo" per altri valori, tipo ti faccio un acquisto fittizio da 300 Liræ e tu mi dai 50 euro contanti. Sicuramente più il livello di imposizione è alto e più diventa conveniente il "bagarinaggio al ribasso".
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Per il vincolo sulla categoria merceologica e sulla provenienza dei prodotti è un processo complesso ma forse una soluzione potrebbe essere, la butto li :
-Solo le aziende che producono secondo certi criteri possono utilizzare il 100% dell'incassato in lirae per pagare le tasse .
-gli altri 'attori' della filiera possono incassare, pagare i fornitori utilizzando una percentuale massima, ipotizziamo del 30% dell'incassato, per pagarci le tasse.
In questo modo il denaro transiterà dal cittadino all'azienda finale senza disperdersi troppo generando benefici diretti alla destinazione e indiretti al resto della filiera.
anch'io sto ragionando su percentuali di deduzione, una misura ragionevole o scalare probabilmente sarà la soluzione più ovvia, ma necessita di approfondimento, inoltre introduce ulteriori complicazioni, pensiamoci su.
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Non so se nel bilancio di un'azienda questo può funzionare visto che il costo di un prodotto è fatto di tante componenti, secondo voi?
alcune componenti richiederebbero gli Euro quindi bisogna che nel tutto ci sia una percentuale accettabile dell'uno e dell'altra, si tratta di vedere la misura e il quando le due componenti si possono incontrare senza problemi.

Quello che mi piacerebbe è che qualcuno possa fornire un quadro realistico di un impatto del genere sul sistema economico e impositivo, a chi si potrebbe chiedere uno studio così? che non chieda di essere pagato, ovviamente

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