Re: Reddito di Cittadinanza, una proposta

Inviato da  Piramis il 23/1/2014 11:45:58
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Davide71 ha scritto:
ho letto la tua proposta, ma io sono profondamente contrario al reddito di cittadinanza.

È nel tuo diritto

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Innanzitutto per ragioni etiche: la prima forma di cooperazione è il lavoro, e lo scambio di lavoro (come avviene in un'economia etica) è la migliore garanzia di diffusione del benessere. Il reddito di cittadinanza renderebbe preferibile per molti NON LAVORARE, non contribuire al benessere della comunità, che però li manterrebbe.

Se tu sei convinto che con l'equivalente di 500 euro mensili si possa mantenere una vita ad un tenore accettabile, forse non ti sei guardato in giro.
La gente continuerebbe comunque a lavorare.
La differenza fondamentale è che non sarebbe costretta ad accettare QUALUNQUE lavoro e questo è lo spartiacque tra libertà e schiavitù.
A me non sembra poco, eticamente parlando.

Poi, apro una parentesi per una considerazione personale e prendila come tale, il lavoro è una condizione necessaria al mantenimento di una vita sociale, ma certo non è necessaria nella ricerca di una vita felice.
Questo concetto di vita=lavoro era ben stampato sulla porta dei lager nazisti "Arbeit macht frei ", il lavoro vi renderà liberi. Ma non ho mai visto la scritta "il lavoro vi renderà felici"
Chiusa parentesi.

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Per esempio una madre potrebbe fare abbastanza figli da mantenersi col reddito di cittadinanza! (tutrice legale di 5 figli fa 3000 Lirae mensili, mica male!) Ovviamente nessuno di essi verrebbe mai invogliato a lavorare (guardano l'esempio della madre...) e nel giro di una generazione l'Italia va a rotoli!

Guarda, è proprio un bell'esempio. Una madre con 5 figli che smetterebbe di lavorare come una schiava (sempre ammettendo che un lavoro ce l'abbia) per dedicarsi ad accudire 5 figli minorenni. Hai da proporre una alternativa per una situazione del genere? preferiresti che la donna in questione, debba lavorare 8 ore al giorno (sempre avendo un lavoro) a 7/800 euro al mese con i quali dover sfamare, vestire, educare 5 figli? Non so se ti rendi conto che esempio hai fatto, potevi addurne centinaia di altri a supporto dei tuoi dubbi, hai preso proprio il caso limite
Prova a spiegare tu, alla mamma con 5 figli, che sei contrario al Reddito di Cittadinanza perché se no alleverebbe figli pigri.

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Poi vi sarebbero dei problemi pratici. Un imprenditore che accetti il pagamento in lirae ma non potesse pagarci lo stipendio dei dipendenti (e i fornitori che non accettano il pagamento in Lirae) si troverebbe in difficoltà. Infatti tutti quelli che possono lo pagheranno in Lirae, perciò egli si vedrebbe ridotto il fatturato in euro e si troverebbe un mucchio di Lirae di cui non se ne fa nulla e gli stipendi e i fornitori da pagare!

L'adesione al circuito è libera e facoltativa, sta all'imprenditore vedere, valutare e ponderare se per il suo business l'adesione al circuito è per lui conveniente o meno, nessuno lo obbliga e, come ho più volte scritto, non si può comprare tutto con le Lirae e neanche venderci tutto. Se leggi le domande frequenti, c'è già una risposta per questo caso.
Riguardo all'accenno ai fornitori, questo è appositamente voluto, in quanto fornitori che fossero fuori del circuito sarebbero esteri e quindi si tenderà a privilegiare la domanda e produzione interne.
Mentre (altre monete complementari come il Wir, il Sardex e il Sicanex insegnano) nessun imprenditore di buon senso, che abbia una capacità di produzione maggiore della propria capacità di vendita (sia di merci che di servizi) rinuncerebbe alla possibilità di agire in un nuovo mercato, dato che le imposte deve comunque pagarle e quindi, totalmente o parzialmente, l'accesso al circuito sarebbe quasi sempre conveniente. Oppure no, a seconda dei tipi di business, è facoltativo.

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Inoltre la gente verrebbe indotta a spendere l'intero ammontare di Lirae messe a disposizione mensilmentee perciò potrebbe portare al limite il consumo di energia elettrica, con effetti poco simpatici. Tenderebbe anche a favorire il circuito Lirae e scapito di quello in Euro, con la conseguente accusa di "concorrenza sleale".

Se il sistema venisse adottato, la gente non solo sarebbe indotta a spendere le Lirae, ma sarebbe auspicabile che lo faccia e dovrebbe essere incoraggiata a farlo, perché per ogni Lirae che spende, è l'equivalente che viene messo in circolazione nel mercato, contribuendo a far crescere la domanda interna con tutto quello che ne consegue in termini di ricaduta occupazionale e produzione di economia reale. Non c'è nessuna concorrenza sleale, c'è solo un mercato che riconfigura sé stesso in ragione di mutate condizioni. Che poi uno voglia usare qualche volta in più l'asciugacapelli perché tanto non lo paga, credo non sia il più grosso problema da risolvere.
In ogni caso, il rapporto con l'ENEL è quello che anch'io vedo come più complesso di tutto il sistema, al pari di quello degli enti locali, il che non significa che il sistema non funzioni per tutto il resto e che non possano essere applicati dei correttivi specifici per i casi particolari, seppur importanti.
Non è che se buchi una ruota butti via l'auto, prendi quella di scorta e la cambi.

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Le imprese pagherebbero le tasse preferibilmente in Lirae, perciò ipotizzando (verosimile) che tutti i soldi stanziati ritornino in tasse il gettito fiscale in euro si ridurrebbe (gente che prima pagava tasse in euro adesso non lo farebbe più, potendolo fare) e non potrebbe pagare né stipendi né commesse né il debito; perciò vai con altre manovre!

Le imprese pagherebbero le tasse prima di tutto in Lirae, non preferibilmente, è proprio in questo meccanismo, quando lo Stato ritira le Lirae in pagamento delle tasse, che la valuta si distrugge.
Questa tua valutazione, pur ragionevole, non tiene conto di una cosa, ovvero del fatto che la massa di valuta messa in circolazione, produrrà altrettanto consumo per i beni che non sono di prima necessità, perché se con le Lirae il cittadino si pagherà il cibo e le utenze (non resta altro, se fai i conti) e magari un vestitino economico, per gli altri acquisti dovrà (e lo farà) usare gli euro di cui già dispone. (se non ne dispone, il problema non si pone, vuol dire che non aveva soldi neanche per mangiare ed abbiamo salvato una persona, ti sembra poco?)
In sostanza, l'iniezione di valuta sposterebbe il consumo dal basso (cibo, generi di sopravvivenza) ad un gradino più alto dove, oltretutto, l'IVA applicata è più che doppia di quella sui generi primari e i margini di guadagno (e le conseguenti imposte) sono più elevati, quindi più imposte prodotte e recuperate.

La valutazione di queste proiezioni è proprio quello per cui ho chiesto lumi , a voi tecnici, su questo forum.

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Per ora mi viene in mente solo questo, ma è solo una sera che ci penso su!
Non ti preoccupare, io il sistema l'ho pensato in mezz'ora, per cui non abbiamo fretta, fai con comodo.
Però, leggendo i tuoi interventi, nei commenti agli articoli di economia, mi sarei aspettato una disamina più tecnica e meno "a caldo", conto e auspico di avere un tuo contributo più tecnico prima possibile.
A presto

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