Re: MMT vs M5S

Inviato da  yarebon il 21/11/2013 15:36:09
Approfitto di questo post per portare la discussione verso l'attualità, perché attualmente a mio parere con Barnard e Bagnai (che in un post se non sbaglio affermò che non era ancora tempo di appoggiare la MMT, ma non mi sembra vada contro) in Italia l'anti-europeismo sta diventando sempre più Keynesiano e trova direttamente (Alemanno) o indirettamente (Fassina), insperati collaboratori (vedere ultimo articolo sul blog di Bagnai, anche i commenti). Io credo che sia una grande chimera che ci allontana dai veri problemi, ossia che ritornare alla lira senza risolvere le cause, non risolverà i problemi.
Qua sta passando la leggenda che prima dell'euro vivevamo in un Eden incontaminato fatto di crescita e piena occupazione e dispiace perchè le critiche all'euro e alla BCE come stato tecnocratico fascista sono assolutamente corrette.
Mi danno fastidio questi economisti del cazzo che sono più tecnocrati di Monti con i loro grafici del cazzo non tenendo conto a) la geopolitica e i rapporti di forza tra le nazioni 2) il problema energetico 3) il fattore umano
Questo sta portando una insperata coalizione contro l'm5s anche da una parte di una certa informazione economica alternativa perché l'm5s non se ne frega neanche di striscio di loro, almeno i vertici e cercano appoggio verso la stessa classe politica responsabile dei guai attuali.
Nell'm5s almeno da parte di Grillo si parla di come i tempi siano cambiati e ragionare su aumento dei consumi e crescita infinità sia roba da novecento, da qui l'ultimo post su Latouche nel suo blog.Barnard e Bagnai da par loro affermano che tornando alla lira acquistiamo sovranità nazionale e possiamo stampare quanto cazzo di moneta vogliamo e far ripartire l'industria. Tutto bello ok, so che Bagnai con il suo snobismo si incazza se uno parla di casta e di questioni etiche quali consumismo, il lavoro come nuova schiavitù e che forse al nostro mondo più che lavoro servirebbe una società libera dalla schiavitù lavorativa. Il lavoro dovrebbe essere modo per sviluppare la propria creatività non metodo di sopravvivenza.
Forse sarò io ma mi sembra di ritornare a questioni ottocentesche e novecentesche, anche per questo sono d'accordo con Grillo su queste questioni, nonostante Bagnai da Santoro lo ridicolizzi quando parla di dare il lavoro alle macchine e pensare alla decrescita.
Vedo da Barnard a Bagnai un fil rouge tipico di questri tempi "è tutta colpa di Grillo sempre e comunque". E soprattutto emerge la filosofia "più Stato, meno Europa", che alla fine significa passare semplicemente da un padrone ad un altro e credere alla favoletta "lo stato siamo noi".

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