Re: Abraham Hitler

Inviato da  Maksi il 31/7/2013 21:13:54
Citazione:
Chi? Prima del '39?

Leggiti questo libro Nazionalsocialismo. Origini. Lotta. Weltanschauung scritto da un osservatore straniero Johannes Öhquist e quindi del tutto imparziale sulla societa' nazionalsocialista. Descrive proprio il periodo dal '33-'39... niente a che vedere con il terrore sovietico.

Citazione:
Inglesi che lavoravano in Germania durante il nazismo???? Non risulta (4 gatti fascisti non fanno testo, a meno che tu non abbia documentazione del contrario).
Non che in Inghilterra ci fosse piena occupazione, ma non mi risulta che Inglesi emigrassero in Germania per lavorarci, almeno fino agli anni '70 e '80. In inghilterra, pero', nonostante tutto quel che di peggio si possa dire, non esisteva la schiavitu' dei servi della gleba, negli anni '30.

I servi della gleba erano nell'Unione Sovietica e non mi pare che Li' di successo economico (o di qualunque altro tipo) si possa parlare. Non solo inglesi (che si non erano molti, ma e' comqunue curioso constatare questo fatto), ma sopratutto italiani VOLONTARI emigrarono. Logico che l'alleanza reciproca giocava un ruolo decisivo, ma nessuno sarebbe immigrato se poi dovevano diventare schiavi per un paese straniero. Ah, gia', la dittatura... la dittatura puo' fare tutto.

Citazione:
Si, come no. Anche quelli dei 100.000 scomparsi dalla faccia della terra durante l'imprigionamento nei Lager, immagino.

Quando il revisionismo e' IDEOLOGIA...

Di tedeschi ne perirorno molti di piu' nei lager alleati e DOPO la guerra.
In guerra si muore, che si sia nei campi o altrove... anzi nei lager si moriva di meno che sul fronte, anche se le condizione igenico sanitarie peggiorarono nel tempo, per le condizioni di guerra.

Citazione:
Personalmente (e parlo anche per chi ha postato l'articolo sul Gongoro), non abbiamo Dogmi da mantenere. Nessuno. Altri si, mi pare.

Mi pare di si invece... ma non necessariamente tu. Il fatto e' che lo spauracchio nazzzista era l'unico che combatte' contro un'alleanza di piu' 120 paesi. Nei protocolli c'e' scritto chiaro tondo su che fine fanno i nemici degli eletti: "tutto il mondo verra' mosso contro il genio dei gentili"....

Citazione:
Era un nazista. Ando' in pensione nel 1933 e fu costantemente tenuto sotto sorveglianza dal Servizio Segreto britannico. La sua opinione e' l'opinione di un Nazista. Tanto valeva chiedere l'opinione di Hitler.

La citazione di Churchill e' fuori contesto.

A maggior ragione era uno che capiva come funzionavano le cose. La sua posizione non ci piace? Beh, pazienza... ma non si puo' ignorarla.

Citazione:
Per una volta (di molte) non sono d'accordo con quanto postato da Freda. Il "miracolo" economico tedesco fu esattamente come il New Deal di Roosevelt: per cavartela devi vincere una guerra, subito dopo, altrimenti sei nella merda piu' totale.
Roosevelt la vinse. Hitler la perse: fine del "miracolo" del gioco delle 3 carte.

Il New Deal di Roosveelt non funziono', prima della guerra, a differenza del Reich. Questo perche' il New Deal si basava sul tax-money... cioe' prelevava fiscalmente per poi usare la stessa moneta (tassata dalla FED) nei lavori pubblici. Questo determinava che la ricchezza veniva sempre meno, solo quando entrarono in guerra raggiunsero una capacita industriale tale da far indebitare mezzo mondo col il loro Dollaro. Dopo la guerra divenne un sistema perenna (Bretton Woods).

Citazione:
Nessuno ha mai detto il contrario. L'appoggio PARECCHIO consistente degli USA al complesso militar-industriale nazista e' un fatto oramai appurato. E' anche il chiodo definitivo sulla bara della teoria "Hitler vs Finanza Internazionale", alla cui credono solamente alcuni neonazisti d'accatto.

Semmai l'appoggio USA era massicciamente orientato verso l'URSS... anche molto prima della guerra. I Rockefeller si adoperarono per usufruire del petrolio russo: Stalin acconsenti, a differenza di Trotzky, che seppure agente dei banchieri di Wall Street, vedeva l'URSS solo come una tappa della rivoluzione mondiale comunista.
A quei tempi l'URSS non poteva competere con altri attori della scena mondiale e quindi doveva garantirsi l'industrializzazione da parte occidentale. Facendo rimanere Trotzky tutto il progetto si sgretolava.

La finanza anglo-ebraica non finanzio' la rivoluzione nazionalsocialista, a differneza di quella bolscevica. Dopo la presa del potere di Hitler la finanza internaZIONale intraprese due piste: il biocottagggio completo ed il finanziamento tramite grandi industriali tedeschi, come Thyssen. Thyssen, era tra i finanziatori di Hitler fino al 1938, anno in cui i rapporti vennero interrotti e quindi fu costretto a rifugiarsi in Svizzera (fu espulso nello stesso anno anche il finanziere ebreo Marx Warburg che risiedeva in Amburgo e che faceva parte dell'Alto Consiglio internazionale della IG Farben), disse dalla sua nazione-ospite disse atterrito al suo amico Stephenson, al tempo capo del controspionaggio inglese per l'emisfero atlantico: "Noi abbiamo perduto il controllo di Hitler".

Thyssen dichiaro':
"I capitalisti che finazionarono il Partito nazionasocialista credettero, almeno fino per un certo periodo, di aver condizionato Adolf Hitler e di averne successivamente perso il controllo, mentre, in realtà, essi non esercitarono mai alcuna forma di vincolo sui comportamenti di Hitler; anzi al contrario fu Hitler a servirsi dei loro finanziamenti, pur intuendone l'equivocità del movimente, per abbattere la democrazia di Weimar, per fondare il Volkstaat nazionalsocialista e, in ultimo, per rispondere militarmente all'aggressione imperialista del capitalismo ebraico internazionale nei confronti del Terzo Reich."

Tratto dal libro "L'Ordinamento Economico Nazionalsocialista" di Renè Dubail.

I finanziamenti erano una forma di controllo, non andata in porto. Infatti dovranno muovere guerra per impedire che lo scenario si espanda.

Citazione:
In III Reich era stato creato in funzione anti-sovietica e fu rimpiazzato per una questione geopolitica britannica, oltre che per la sua insostenibilita' finanziaria. Puoi contare su un'economia di guerra solo se le guerre continui a vincerle e le vinci solo se non hai bisogno di continui finanziamenti esterni: il non essere riusciti a tenere a bada i Sovietici ha fatto entrare l'Asso Americano Pigliatutto in Europa, rendendo i Nazisti obsoleti per il ruolo affidato loro.

Non esisteva nessun fronte anti-sovietico... anzi l'allenaza venne fuori proprio per il pericolo del progetto tedesco. Il progetto bloscevico era parte integrante del programma di Wall Strett - questo si fatto acclarato, ma sempre poco sbandierato... per ovvie ragioni. Di fatto, dopo la guerra i due assi piu' rafforzati sono quelli capitalista e comunista. Nel '37 la Gosbank, banca centrale sovietica, divenne parzialmente privata, facendo entrare un banchiere "americano", come Armand Hammer, suo socio. Che strano... nel Reich la banca si nazionalizzava e nella "nemica" URSS si privatizzava.
Leggiti il libro Vodka-Cola di Charles Levinson (acnhe dal nome la sa moltto lunga, secondo me) e vedrai quali intrallazi si tennero sotto banco dai due "nemici".

@Davide71

Citazione:
@ Maksi: Germania distrutta? A me non pareche sia messa peggio della Francia o della Gran Bretagna...

La Germania, dopo la guerra, era una nazione cancellata ed c'era pure il progetto (Piano Morghentau(J)) di far divenatare la nazione tedesca solo una nazione pastorizzia, eliminando fino a 20 millioni di cittadini tedeschi. Peccato che non ci sia piu' il 3D sulla Memoaria degli smemorati... la' era tutto documentato. Esisteva pero' un libro che gia' dal titolo dichiarava gli intenti: Germany must be perish (La germania deve morire), scritto da un ebreo, tale Theodoro Kaufmann, collabolatore, mi pare, nella cerchia di Rooseveelt. Il libro usci' nella prima parte del '41 e dechiarava esplicitamente il volere di annientare fisicamente il popolo tedesco. Ecco qui ho trovato un articolo

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