Re: La scuola austriaca e le banche centrali

Inviato da  a_mensa il 27/4/2010 17:14:43
@ infosauro

Citazione:
Quindi si può dire che la banca d'italia sia legittima e non causi problemi? E se ti dovessi rivolgere le domande del primo post riferendole a prima che perdesse la sovranità monetaria?


secondo la scuola austriaca,a cosa mi risulta, ma Ashoka è un grande esperto di tale scuola quindi potresti rivolgere a lui personalmente la domanda, non dovrebbe nemmeno esistere o comunque avere compiti marginali.
questo perchè per la scuola austrica il delitto è aver prodotto denaro SENZA valore intrinseco e quindi imprestato.
al massimo accettano una banca centrale che emetta denaro INTERAMENTE coperto da riserve aurifere o altro, ovvero denaro cartaceo ma che RAPPRESENTI dei valori reali.
in questo contesto gli scambi, merce contro denaro, sarebbero praticamente dei baratti, per cui non vi sarebbe più alcun bisogno di alcuna politica monetaria.
la mia obiezione a questa situazione è che , a differnza dei tempi di von mises, l'oro oggi è CONSUMATO dall'industria , in primis quella elettronica, per cui le miniere diventerebbero come le banche centrali oggi, ovvero arbitri del valore monetario.
in tale contesto, chi avesse bisogno di denaro, dovrebbe rivolgersi a chi ne ha risparmiato, che diventerebbe quindi automaticamente colui che ne fissa il tasso di interesse.

alle varie domande la risposta di davide71 era abbastanza valida, se si aggiunge che , con questa crisi, la FED ma anche la banca d'inghilterra e quella del giappone, hanno praticato il "quantitative easing" che consiste praticamente nello stampare denaro per acquistare i titoli del tesoro.
è una pratica decisamente inflattiva, che richiede soltanto il tempo affinchè tale denaro "nuovo" arrivi, tramite le spese dello stato nelle tasche della gente. ovvio che se lo stato (tesoro) questi soldi li usa per ricapitalizzare delle banche , per esempio, è ovvio che esso si ferma nei forzieri di tali banche e non arriva nel mercato delle merci, almeno al momento, ma si comporta come una grossa montagna che potrebbe poi franare da un momento all'altro, nel momento che la banca decidesse di "impiegare" tale denaro.
ricorda che per dare la sensazione di una diminuzione del valore del denaro, è necessario che si aggiunga denaro sul mercato delle merci di più largo e comune consumo, cosa che, facendo lievitare i prezzi, crea appunto tale sensazione.
se il denaro "aggiunto" viene tesaurizzato da qualcuno o qualcosa (banca , istituzione) e comunque non si aggiunge nelle tasche della gente, non si avrà alcuna reazione del mercato, rimandata a quando tale denaro vi arriverà.

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