Re: inflazione e deflazione

Inviato da  Ashoka il 28/8/2009 13:44:57
Ma davvero riesci a costruire una scala cardinale (quindi numerica) dei valori di tutti i beni utilizzando.....

Citazione:
ma tu sei sicuro che per farmi l'idea del valore di un bene, in una certa situazione, sia necessario che costruisca una scala cardinale per TUTTI i beni ?


Per farti l’idea di un bene no, ma se intendi utilizzare il concetto di “valore” inteso come quantità misurabile e la moneta come sua “unità di misura” (come hai fatto) ed estenderlo a tutta l’economia allora lo devi fare.

Citazione:
io penso che sia sufficente, ed è il processo mentale necessario ad una scelta, che io confronti il valore di quel bene con solo quelli che potrebbero essere alternativi in quella stessa situazione.
se io ho ad esempio fame, confronterò un panino, con un pezzo di pizza, o analogo bene, ma non sicuramente con una barca, o un paio di scarpe.


Ed io potrei ribatterti che tu stai scegliendo quale mezzo utilizzare per raggiungere il fine di sfamarti (ovviamente non c’è solo quello ma anche il fine di mangiare qualcosa di buono, variare la dieta, etc.)

Citazione:
ti sfido a sostenere che per decidere se acquistare una bibita al bar fai la scansione di tutti i beni possibili e relativi valori.... moriresti di sete prima.


Ed infatti io non mai sostenuto di assegnare un valore numerico ai beni. Io sostengo che quando ho sete e sono al bar ho in testa diversi “mezzi” (bibite, acqua, etc.) per raggiungere il fine di dissetarmi e scelgo sul momento.

Il giudizio di valore rientra invece nel fatto che se ho 10 euro e sono al bar e posso realizzare i seguenti fini (in ordine di priorità)…

- dissetarmi
- saziarmi
- giocare al biliardo

…prima utilizzerò il denaro per comprare da bere, poi mi mangio un panino e, se ho ancora del denaro e c’è qualcuno con cui giocare, faccio una partita a biliardo.

Capisci che sono due modi di ragionare economicamente che appartengono a diversi paradigmi?

Citazione:
ma per tornare poi alla moneta, se nel processo mentale della definizione del valore, la uso, non è perchè sia INDISPENSABILE usarla come termine di paragone, ma la uso perchè è il bene più stabile (almeno in tempi ristretti) che conosco e soprattutto quella che uso più frequentemente.


Va bene ma se per ipotesi tu stabilissi di usarla come unità di misura (tu hai affermato che la moneta misura il valore) e dessi i seguenti valori a questi beni…

banana 1€
panino 3€
coca cola 1€

…allora, utilizzando i tuoi ragionamenti, potremmo dire che un panino vale come tre banane e la coca cola vale come una banana. Ora per me questo è un assurdo.

Quello che dico invece io sulla moneta è che se vado al negozio ed i prezzi sono…

banana 1€ a pezzo
lattina di coca cola 2€
panino al salame 3€

allora la mia unità monetaria, ovvero un euro mi consente di acquistare:

1 banana, mezza lattina di coca cola oppure un terzo di panino al salame. Quindi non ci sono misure né giudizi di valore.


Citazione:
HA...Ha.. come è facile fraintendere.... avrai capito che parlando di "fine" avevo dato un significato diverso dal tuo.
d'accordo, quindi sul fatto, ed estenderei il concetto ad ogni azione e non solo a quelle economiche, che a muoverci sia sempre e comunque un "fine".


Questa è la base dello studio dell’economia secondo la Scuola Austriaca. Infatti, secondo questa scuola di pensiero (che non è insegnata in nessuna università italiana), l’economia è una branca della prasseologia (che studia l’azione in generale definita in quel modo).

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