Re: inflazione e deflazione

Inviato da  Ashoka il 26/8/2009 23:50:53
Dimenticavo!

Citazione:
Nb. Non sono poi nemmeno d’accordo sul fatto che un bene lo si valuti in funzione del fine.
Io sono più propenso a definire che la valutazione sia funzione del DESIDERIO di DISPORRE di quel bene.
Penso che molte volte, nel momento in cui diamo una valutazione non abbiamo ancora nemmeno definito “perché” lo si desideri, se si è onesti con noi stessi, e non ci inventiamo scuse, è molto frequente che una cosa piaccia senza spiegarci il perché, motivazioni inconsce, ancestrali, da condizionamento, e chi più ne ha più ne metta, e sul concetto di “utilità”, si potrebbe addirittura scrivere un trattato.
Pertanto mi fermerei prima del “fine” alla semplice valutazione dell’intensità del piacere che tale bene ci soddisfa ……. in quel momento.


Dimenticavo. Non essere troppo “razionale”. Il fine per l’acquisto di un bene può essere semplicemente “è troppo bello”, “mi dà sicurezza”, “devo averlo per essere cool”. In questo senso la Scuola Austriaca ha un edge perché riesce a spiegare molto bene come la pubblicità possa indurre la gente a comprare roba inutile.

Se infatti il centro dello studio dell’economia è l’azione dell’uomo ed essa è un comportamento volto a raggiungere un fine, questo non vuol dire che l’uomo abbia perfetta conoscenza dei mezzi che dovrebbero aiutarlo a raggiungere questo fine. Ad esempio un uomo in mezzo al deserto potrebbe essere convinto di soddisfare il suo bisogno di bere utilizzando degli alcolici mentre questi sono controproducenti.

Allo stesso modo una persona che avesse come fini (anche inconsci) quelli di presentarsi come “uomo di successo” potrebbe essere indotto dalla pubblicità o dal costume prevalente nella società a seguire alcuni determinati modelli perché crede che gli permetteranno di raggiungere quel fine.

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