Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso

Inviato da  astro7 il 26/11/2009 22:05:06
Dubai World a rischio, tremano Borse. In Europa bruciati 152 miliardi

MILANO - Tremano le borse europee guardando al Medio Oriente. Lo spettro del default di Dubai World agita i mercati: il timore è che un eventuale crac della onnipresente holding dell'Emirato, che ha chiesto ieri alle banche di sospendere per sei mesi i pagamenti sul debito di 59 miliardi, potrebbe essere il peggiore da quello dell'Argentina nel 2001. Tanto è bastato, pensando anche al crac di Lehman di una anno fa, a far sprofondare gli indici guida del Vecchio Continente, già orientati al ribasso dopo i guadagni degli ultimi mesi e senza la bussola di Wall Street, chiusa (anche domani) per la festa del Ringraziamento. Centocinquanta i miliardi di capitalizzazione bruciati nella seduta.

Il DJ Stoxx 600, che fotografa i maggiori titoli quotati in Europa, ha perso il 3,2%, il calo 'intra day' più profondo da aprile. "Torna lo spettro della crisi finanziaria - commentano nelle sale operative - e la paura di un nuovo caso Lehman" ricordando la bancarotta dell'istituto che ha gelato i mercati lo scorso settembre. Da segnalare, nel film della seduta, anche l'inconveniente tecnico che ha bloccato per oltre tre ore il London Stock Exchange. Le vendite colpiscono tutti i titoli che hanno a che fare con l'Emirato. Lo stesso Lse, di cui il maggior azionista é la Borse Dubai con il 21% circa, archivia il peggior ribasso da aprile (-7,2%). Eads (European Aeronautic, Defence&Space) partecipata da Dubai International Capital al 3%, lascia il 3,8 per cento: gli analisti di Exane in un report ipotizzano la vendita di quella quota e ricordano inoltre che la compagnia aerea di Dubai è tra i maggiori clienti per l'Airbus A380 e potrebbe ritirare gli ordini. E' panic selling e soffre anche Porsche (-5%) e Volkswagen (-6,2%) con cui si sta aggregando. Il Qatar (che in realtà è altro rispetto a Dubai) ricordano gli analisti, detiene il 10% dei diritti di voto di Porsche e dovrebbe arrivare a detenere il 17% della nuova casa automobilistica. Sul titolo di auto sportive pesa poi il taglio della raccomandazione da parte di Unicredit da buy a hold e di Equinet da buy a reduce. Marfin Investment, il fondo di investimenti sostenuto da Dubai Financial e quotato ad Atene, ha fatto un tonfo del 16 per cento, maglia nera di tutto il listino Stoxx 600. Dubai World, alle prese con un debito di oltre 59 miliardi di dollari, ha oltre 70 creditori tra i quali Credit Suisse (-5,4%), Hsbc (-5%), Barclays (-8%), Lloyds Banking Group (-5,75%) e Rbs (-7,75%). "La nostra esposizione è immateriale" commenta un portavoce dell'istituto svizzero a Bloomberg mentre nessun commento arriva dalla banca scozzese e da Barclays.

A Milano si guarda ai grandi gruppi, che non quantificano l'esposizione ma cominciano a fare i conti. Nell'incertezza Unicredit ha lasciato il 4,85% e Intesa Sanpaolo il 4,10 per cento. E' stata una seduta in generale pesante in un mercato che, dopo i decisi rialzi delle scorse settimane, cercava un occasione per prese di profitto. Auto (-4,5%), banche (-5,04%) e materie prime (-5,27%) che avevano corso nelle sedute precedenti. Hanno saputo contenere il calo tlc (-1,71%), alimentari (-1,91%) e farmaceutici (-1,26%). Tra i maggiori ribassi da segnalare Pirelli (-5,73%), Renault (-4,90%), Arcelor Mittal (-5,65%), Rio Tinto (-4,82%) e Bhp Billiton (-4,20%). Giù anche Cie de Saint Gobain, che ha perso il 5,9% dopo le indicazioni di Goldman Sachs che suggeriscono la vendita. Legal&Generali Group ha lasciato il 7,3% dopo il taglio della raccomandazione da parte di Citigroup che da hold è passata a sell.

Di seguito, gli indici dei titoli guida delle principali Borse europee. - Londra -3,18% - Parigi -3,41% - Francoforte -3,25% - Madrid -2,58% - Milano -3,60% - Amsterdam -3,62% - Stoccolma -3,27% - Zurigo -2,16%.


tanto x non perdere l'abitudine...

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