Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso

Inviato da  ilberneri il 24/3/2009 9:04:38
Rampini:
Pechino progetta un mondo "post-dollaro". La banca centrale cinese ha proposto che la valuta americana venga in futuro sostituita nel suo ruolo di moneta di riserva. Al suo posto i dirigenti cinesi vedrebbero una moneta di riserva gestita dal Fondo monetario internazionale, quindi sganciata dalle vicissitudini di una singola economia nazionale, e intrinsecamente più stabile. Di fatto esiste già uno strumento che prefigura una simile valuta: i diritti speciali di prelievo gestiti dal Fmi, che tuttavia hanno un uso assai limitato e di certo non sono rivali del dollaro come moneta di riserva delle banche centrali. Basati su un paniere di quattro valute (dollaro, euro, yen giapponese e sterlina britannica), i diritti speciali di prelievo vengono usati soprattutto come unità di conto dal Fmi e alcune altre organizzazioni multilaterali.

L'idea cinese è stata espressa dal governatore della banca centrale Zhou Xiaochuan, in un saggio pubblicato sul sito in lingua inglese della stessa autorità monetaria. Senza usare toni polemici verso il dollaro (che Pechino non intende indebolire nella fase attuale), il governatore scrive che l'attuale recessione mondiale "riflette vulnerabilità e rischi sistemici nel sistema monetario internazionale". A suo avviso uno dei modi per evitare in futuro il ripetersi di turbolenze finanziarie così gravi è la creazione di una moneta di riserva "slegata da nazioni individuali e capace di rimanere stabile nel lungo periodo, eliminando così i difetti inevitabili delle monete nazionali".

Da tempo i leader cinesi manifestano i loro timori per l'instabilità del dollaro. L'episodio più clamoroso è avvenuto due settimane fa quando il primo ministro Wen Jiabao si è detto "preoccupato" per la solidità degli investimenti in dollari compiuti dalla Repubblica Popolare. Pechino teme che l'America stia creando le premesse per un rilancio dell'inflazione e una svalutazione della propria moneta, in modo da "smaltire" i debiti accumulati verso l'estero, Cina in testa.

Tuttavia, proprio perché la Repubblica Popolare è il più grosso investitore sovrano in titoli del debito pubblico Usa, i suoi dirigenti sono molto attenti a non compiere passi azzardati che possano accelerare il deprezzamento del dollaro. Hu Xiaolian, direttore dell'Ufficio Cambi che gestisce le riserve valutarie, ha dichiarato che "il dollaro resta la più importante moneta per il commercio internazionale e per i pagamenti; acquistare buoni del Tesoro americani è un elemento importante nella nostra politica di investimento delle riserve valutarie e continuerà ad esserlo".

La "sostituzione" del dollaro come moneta di riserva è un progetto di lungo periodo, sul quale però il governatore Zhou ha dato alcuni suggerimenti concreti. In primo luogo ha proposto che venga allargato il paniere di monete che compongono i diritti speciali di prelievo; in seguito gli Stati dovrebbero affidare in gestione una parte delle loro riserve valutarie al Fmi. E' un'operazione che "richiede straordinaria visione politica e coraggio", ha detto il governatore della banca centrale cinese, richiamandosi a un'analoga proposta fatta nel 1940 dall'economista inglese Keynes.

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