Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso

Inviato da  tibberio il 19/2/2009 21:34:35
......Se so svegliatiiiiiiiiiiiiiii....

Fmi e Ocse: «La crisi peggiora. Inaccettabili i paradisi fiscali»
di Riccardo Barlaam

Il 2009 sarà «davvero brutto» per la crescita globale. Tuttavia la ripresa è possibile già dall'inizio dal 2010. Lo ha detto a Parigi il direttore generale del Fondo monetario internazionale, Dominique Strauss-Kahn. Il Fmi potrebbe rivedere ulteriormente al ribasso le recenti previsioni, di appena tre settimane fa, secondo le quali quest'anno il Prodotto interno lordo globale aumenterà solo dello 0,5 per cento. Il più basso livello di crescita dalla fine della seconda guerra mondiale.

A non scartare tale eventualità è lo stesso Strauss-Kahn che, dopo la prima drastica revisione operata dai suoi economisti (solo a novembre la stima di incremento del Pil mondiale era pari al +2,2%) preannuncia ulteriori sviluppi negativi: «Le informazioni che sono state pubblicate non stanno andando nella direzione giusta. E non possiamo escludere siano meno felici», ha spiegato in occasione dell'apertura del Forum globale sulla concorrenza organizzato da Ocse e Fmi, a Parigi.
Il numero uno dell'istituzione di Washington ha in particolare avvertito che il 2009 sarà «difficile» e che per i Paesi poveri potrebbe addirittura poter diventare una «questione di sopravvivenza» per molti, come peraltro sempre oggi ha confermato da Washington il capo del Dipartimento Africa del Fmi, Antoinette Sayeh.

Non esistono soluzioni nazionali. In una conferenza stampa congiunta con il segretario generale dell'Ocse, Angel Gurria, Strauss-Kahn ha voluto ricordare che «non esistono soluzioni nazionali per una crisi che è globale», e ha aggiunto che la cosa più importante è far ripartire il mercato del credito. «La cosa più importante - ha detto Kahn - è oggi quella di pulire i bilanci delle banche e di far svolgere al settore creditizio il suo ruolo nelle politiche di crescita».

Stop paradisi fiscali. La crisi mondiale ha detto - senza troppi giri di parole - il segretario dell'Ocse, Gurria, ha reso «ancor più inaccettabili i paradisi fiscali» ora che i Governi devono battere cassa tra i contribuenti per reperire le risorse necessarie uscire dalla tempesta finanziaria ed economica. Nei giorni scorsi Strauss-Kahn aveva affermato che la questione dei paradisi fiscali andava affrontata «a colpi di dinamite». Oggi, interpellato su questa vicenda il direttore del Fmi ha affermato che è necessario «andare più in là sulla trasparenza. A livello mondiale ormai c'è una significativa consapevolezza sul fatto che nessuna area debba restare fuori dalla portata della vigilanza finanziaria. A cominciare dalle questioni fiscali».

Banche centrali e rischi di sistema. «La politica monetaria - secondo Strauss-Khan - deve essere rivista» in modo che «tenga meglio conto dell'accumulazione dei rischi che ha finora lasciato un po' da parte», ha aggiunto, convinto che le banche centrali debbano estendere il loro raggio d'azione al di là della«politica monetaria tradizionale e dei rischi inflazionisti» per occuparsi anche «globalmente della stabilità macro-finanziaria». A chi gli chiedeva se intendesse dire che anche la Bce dovrebbe occuparsi di stimolare la crescita e l'occupazione - quindi prendendo a modello la Fed americana - Strauss-Kahn non ha voluto fornire una risposta esplicita. «La politica della Bce - ha detto - deve essere definita dalla Bce» aggiungendo che nel complesso le banche centrali mondiali «hanno fatto un ottimo lavoro» nella loro risposta alla crisi. Secondo Strauss-Kahn è inoltre necessario che una istituzione in particolare si occupi di vigilare sui rischi sistemici. « Abbiamo una divisione di compiti tra G-20, G-7, Ocse e Fmi ma nessuno ha veramente la responsabilità ultima», ha detto Strauss-Kahn.

mentre in japan:

BoJ comprerà bond aziendali dall'inviato Stefano Carrer

La banca centrale ha oggi deciso di lasciare invariati i tassi di riferimento allo 0,1%, ma ha varato nuove misure straordinarie per cercare di agevolare il finanziamento delle imprese. In particolare, la BoJ ha annunciato che comincerà a marzo a comprare fino a mille miliardi di yen in corporate bond detenuti dalle banche e con un rating a meno di "A". Ha inoltre esteso sia nel tempo sia nel range i programmi finalizzati ad allentare le condizioni di credito e a d aumentare la liquidità nel sistema.

Ma dal fronte aziendale continuano ad arrivare notizie negative. Bridgestone, per esempio, taglierà gli investimenti di capitale dopo un crollo dei profitti, mentre secondo indiscrezioni la compagnia aerea Japan Airlines si appresta a chiedere al governo un prestito agevolato da 2,15 miliardi di dollari.

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