Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso

Inviato da  Descartes il 9/1/2009 2:17:56
8 gennaio 2009 - 22.00

Crisi: Sarkozy e Merkel; risposta mondiale, non solo Usa


Punto 6.PARIGI, 8 gen (AWP/ats/ansa) È una risposta mondiale quella che si impone ad una crisi mondiale, tutti gli stati sono chiamati a collaborare, Stati Uniti compresi, per dare nuove regole al capitalismo ed evitare che si ripetano situazioni come quella attuale: dal Forum 'Nuovo mondo, nuovo capitalismo' di Parigi, emerge la necessità di "rifondare" il sistema e gli occhi degli europei si rivolgono a Washington.

Mentre da Bruxelles piovevano i dati negativi di una fiducia delle imprese e dei consumatori - piombate al minimo storico - a Parigi dirigenti e intellettuali europei si sono riuniti nel Forum che il presidente Nicolas Sarkozy - coadiuvato dall'ex premier britannico Tony Blair - ha voluto come "coda" all'iperattività della presidenza francese dell'Unione europea.

Accanto a Sarkozy e alla Merkel, oltre a Blair, c'era il ministro italiano Giulio Tremonti ed intellettuali del calibro di Jean-Paul Fitoussi o dell'ex premier socialista Michel Rocard.

Ha fatto scalpore, in apertura del Forum - che continuerà domani, con la partecipazione del presidente della Banca centrale europea, Jean-Claude Trichet, in primo piano - la sortita di Sarkozy, che da sempre è accusato dai suoi nemici di filo-americanismo, contro gli Stati Uniti. Washington deve guardarsi bene, ha sottolineato, dalla tentazione di bloccare le misure di "rifondazione del capitalismo" alle quali stanno lavorando gli europei e che prenderanno forma al vertice del G20 di Londra, il 2 aprile. "Sono sempre stato fautore, nella mia vita politica - ha affermato Sarkozy - di un'alleanza strettissima con gli Stati Uniti, ma che le cose siano chiare: nel XXI secolo non c'é più una sola nazione che possa dire quello che bisogna fare o quello che bisogna pensare".

È stata poi la volta di Tony Blair a dichiararsi d'accordo, perché - ha detto - "oggi nemmeno il più potente sistema nazionale può funzionare senza una nozione di governance mondiale". Quindi Angela Merkel, con la quale Sarkozy ha oggi segnato un altro passo avanti nell'intesa lungamente ricercata dalla coppia franco-tedesca, ha bacchettato quei paesi europei che oggi "hanno difficoltà a rinunciare a un po' di sovranità nazionale" anche se è evidente a tutti che "nessun paese può più agire da solo, neppure gli Stati Uniti".

Comune anche la convinzione che il G8 non sia più attuale, non sia soprattutto più in grado di assicurare l'ordine finanziario mondiale e debba ormai aprirsi ai paesi emergenti. Quanto al nocciolo della crisi, la Merkel si è augurata che "stavolta i protagonisti dei mercati finanziari non provino di nuovo a ostacolare le politiche che vogliono reinstaurare le regole" ed ha proposto la creazione di un "consiglio economico" in seno alle Nazioni unite con tanto di redazione di una "carta per un'economia a lungo termine sostenibile" sul modello della Carta dell'Onu per i diritti umani.

Da tutti i partecipanti è venuto l'invito a voltare le spalle non al capitalismo né alla globalizzazione ma ad anni che hanno visto i mercati impermeabili alla politica e quest'ultima non più in grado di governare i fenomeni finanziari. Per Fitoussi, "la crisi era latente già dagli anni Ottanta e riguardava la ripartizione dei redditi. Per mantenere il livello dei consumi - ha spiegato - gli stati si sono dovuti indebitare. Ma non si può prestare a chi non può rimborsare", come è invece avvenuto negli ultimi anni. Secondo l'economista francese, in questa crisi "se è vero che i ricchi hanno perduto molto, i poveri hanno perduto tutto". Per Michel Rocard, "l'effetto della crisi sarebbe stato meno forte se la tempesta avesse trovato le economie in miglior stato di salute".

fonte: link

Messaggio orinale: https://old.luogocomune.net/site/newbb/viewtopic.php?forum=46&topic_id=4492&post_id=132429