Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso

Inviato da  tibberio il 8/1/2009 10:31:25
Messo l'elmetto?

Asta flop per i Bond tedeschi, allarme titoli di Stato

Parte male il mercato mondiale dei titoli di Stato. Nel 2009 è attesa un'ondata di emissioni da 3mila miliardi di dollari, il triplo del 2008, in buona parte necessari a finanziare i piani di salvataggi delle banche e di sostegno alle economie. Tuttavia oggi un'asta sui pregiati bund tedeschi a 10 anni ha registrato domande inferiori all'offerta, che ammontava complessivamente a 6 miliardi di euro.

Lo ha riportato il Financial Times nell'edizione online, rilevando che si tratta di un avvertimento per tutti i governi che si apprestano a effettuare emissioni da record tramite titoli di Stato. Gli investitori hanno snobbato «uno di titoli più sicuri e facilmente scambiabili» sul mercato anche se già nella parte finale del 2008 alcune aste di bund avevano registrato degli insuccessi, anche se non di questa portata.

«Diversi altri paesi - prosegue il quotidiano finanziario - tra cui Gran Bretagna, Italia, Spagna, Austria, Belgio e Olanda, hanno faticato a piazzare bond pubblici o sono stati costretti a cancellare emissioni causa mancanza di offerta». Quella di oggi in Germania era la prima asta di bond nell'area euro e «un segnale di possibili problemi in tutto il mondo».

Secondo Meyrick Chapman, analista di Ubs, «c'è sicuramente stato uno squilibrio tra offerta e domanda a causa delle forti emissioni effettuate nell'ultima perte del 2008 e di quelle attese per i mesi a venire. Prima della crisi finanziaria le aste in Germania semplicemente non fallivano». Lo scorso 10 dicembre in Germania un'altra asta di bund si era chiusa in affanno.

Certo, oltre alla consistente offerta in campo, un altro fattore che può disincentivare la domanda di titoli di Stato è il calo dei tassi di interesse ufficiali stabiliti dalle Banche centrali. Negli Stati Uniti la Federal Reserve li ha già ridotti a una forchetta quasi simbolica tra zero e 0,25 punti, nell'area euro sono ancora al 2,5 per cento ma proprio ieri sono giunti dati sull'inflazione che per dicembre hanno riferito una attenuazione più marcata del previsto, all'1,6% in dicembre. Così la Bance centrale europea potrebbe propendere per nuvi tagli del costo del denaro. La prossima riunione sui tassi del consiglio direttivo è attesa per giovedì 15 gennaio.

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