Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso

Inviato da  Notturno il 18/12/2008 18:38:02
Forse qualcuno lo ha già detto e me ne scuso, ma questo mi sembra abbastanza importante:

"Sintesi delle considerazioni e delle proposte sulla crisi finanziaria illustrate dall´On. Umberto Pirilli alla riunione del gruppo UEN-EA
dell´ 8 Ottobre 2008 al Comitato delle Regioni, presentate al gruppo UEN del Parlamento Europeo, discusse e approvate dallo stesso nella riunione che si é tenuta a Strasburgo il 18 Novembre 2008.

"La crisi gigantesca dell’economia di carta , costruita negli anni dai tecnici della globalizzazione sull’assunto che la massa monetaria potesse restare nell’ambito del circuito finanziario – e dunque parallela rispetto a quella dell’economia reale-, ha segnato il punto di non ritorno devastando i mercati finanziari di tutto il Mondo e segnando negativamente, non si sa ancora entro quali limiti, le economie reali del mondo occidentale innanzitutto.

La fiducia, su cui si basava la finanza “parallela”, è venuta irrevocabilmente a mancare.

L’U.S.A. , l’U.E. e i Governi di tutti i Paesi sono impegnati a contrastare gli effetti devastanti dello tsunami finanziario assumendo provvedimenti di contenimento, da un lato, di sostegno e di fiducia dall’altro. E mentre la risposta coordinata e globale è in itinere, l’U.E. registra le previsioni negative del suo PIL per l’anno in corso e per tutto il prossimo anno con un generale impoverimento della classe media, con la perdita di centinaia di migliaia di posti di lavoro, con il baratro dell’indigenza e della povertà assoluta pronto a fagocitare altre vittime, non è dato sapere quante.

Tutti gli analisti concordano nel ritenere che sia fondamentale sostenere i bisogni, dare ossigeno alle imprese, investire in opere pubbliche per rendere strutturale la ripresa e la crescita aumentando così e contestualmente la competitività dei sistemi.

Per raggiungere sì tali obiettivi occorrono risorse finanziarie non inflative ché altrimenti si curerebbe il male con gli stessi strumenti che lo hanno generato travolgendo la diga e la filosofia di Maastricht .

Di qui la seguente proposta:

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conferimento virtuale da parte delle Banche Centrali degli Stati dell’U.E. alla Banca Centrale Europea (BCE) delle rispettive riserve auree e/o di Stato, o di parte di esse;
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emissione di titoli della BCE per un importo fino a 5 volte il valore dei beni conferiti;
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negoziazione del rispettivo controvalore da parte dei singoli Stati;
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impiego della relativa massa finanziaria da parte dei singoli Stati finalizzato a politiche infrastrutturali, a politiche di sostegno al disagio sociale e alla ripresa dell’economia reale, alla ricerca;
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non imputabilità di tali flussi finanziari ai parametri regolatori del trattato di Maastricht;

tempi di rientro da 5 a 10 anni, secondo le esigenze e le modalità da verificare e concordare tra l’U.E. e la BCE da una parte e i singoli Stati dall’altra "


Fonte: http://www.consulentidellavoro.it/browse.php?mod=article&opt=view&id=4852

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