Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso

Inviato da  tibberio il 15/12/2008 18:52:09
Post preventivo.

La Fed prepara un nuovo taglio dei tassi
allo «zero virgola»

La Federal Reserve americana, presieduta da Ben Bernanke (nella foto) si prepara a ridurre nuovamente il costo del denaro nel tentativo di alleggerire l'impatto della recessione, la crisi peggiore dagli anni Trenta. Dallo scoppio della crisi dei mutui subprime la Fed ha già ridotto i tassi nove volte e, dopo averli portati a fine ottobre all'1% (da un livello iniziale del 5,25%), si appresta a scendere anche sotto questa soglia. L'annuncio sui tassi arriverà martedì 16 dicembre, alle ore 20.15 italiane. Intanto si prepara a reagire alla crisi anche l'Opec, che per sostenere il prezzo del barile ridurrà la produzione (l'Iran, secondo produttore del cartello, ha chiesto un taglio tra 1,5 e 2 milioni di barili al giorno). La decisione sarà presa mercoledì 17 in una riunione ad Orano, in Algeria.

Un'indicazione su quello che si aspetta il mercato viene dai future sui Fed Funds, il tasso di riferimento nel mercato interbancario della Riserva Federale, che interviene per far sì che i tassi reali si orientino verso quel livello. I future danno appunto l'indicazione per un taglio di 0,75 punti
base, che farebbe scendere il tasso sui Fed Funds allo 0,25 per cento. Molti analisti non escludono però che la riduzione possa essere minore e fermarsi a mezzo punto, lasciando i Fed Funds allo
0,50 per cento.

La politica monetaria del «quantitive easing»
Ma al di là della decisione di politica monetaria, i mercati guarderanno con grande attenzione al
comunicato di domani della Fed per capire se Ben Bernanke intende procedere, come ha fatto capire a più riprese, sulla strada del «quantitive easing», cioè la politica monetaria adottata dal Giappone agli inizi degli anni 90 per combattere la deflazione e la stagnazione economica.
Bernanke, un esperto di Grande Depressione, ma anche di politica monetaria giapponese, ha dichiarato a più riprese di non voler lasciare nulla di intentato per mantenere in moto l'economia. Il «quantitative easing», cioè l'immissione sul mercato di grandi masse di nuovo denaro, è uno degli
strumenti previlegiati in quest'ottica perchè consente di mantenere pienamente approvvigionato il mercato del credito. Nel corso delle ultime settimane, la Fed ha annunciato di voler comprare 500 miliardi di dollari di asset tossici di Freddie Mac e Fannie Mae che il gruppo Aig non è più in
grado di assicurare. Inoltre ha annunciato la creazione di un fondo da 200 miliardi per garantire le cartolarizzazioni nel campo del credito al consumo, in particolare carte di credito, prestiti studenteschi e finanziamenti per l'acquisto di un'auto. È sono proprio questi interventi che
gli economisti giudicano più adatti per fornire un importante stimolo all'economia nel corso dei prossimi mesi nell'attesa dell'altra grande tessera del mosaico, vale a dire il New Deal promesso da Barack Obama.

Nel corso del passato weekend fonti vicino al presidente eletto hanno fatto sapere che la manovra di stimolo, che prevede investimenti in infrastrutture per riammodernare il Paese, sarà certamente superiore ai 500 miliardi di dollari ipotizzati finora. Si parla di una forbice compresa tra
i 750 e i 1.000 miliardi di dollari, un fiume di denaro che si spera serva a spazzare via la recessione e a riportare l'economia verso terreni migliori. (p.f.)

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