Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso

Inviato da  tibberio il 25/11/2008 16:29:57
EDIT: Ogni giorno se ne inventano una nuova:

The Federal Reserve Board on Tuesday announced the creation of the Term Asset-Backed Securities Loan Facility (TALF), a facility that will help market participants meet the credit needs of households and small businesses by supporting the issuance of asset-backed securities (ABS) collateralized by student loans, auto loans, credit card loans, and loans guaranteed by the Small Business Administration (SBA).

Under the TALF, the Federal Reserve Bank of New York (FRBNY) will lend up to $200 billion on a non-recourse basis to holders of certain AAA-rated ABS backed by newly and recently originated consumer and small business loans. The FRBNY will lend an amount equal to the market value of the ABS less a haircut and will be secured at all times by the ABS. The U.S. Treasury Department--under the Troubled Assets Relief Program (TARP) of the Emergency Economic Stabilization Act of 2008--will provide $20 billion of credit protection to the FRBNY in connection with the TALF. The attached terms and conditions document describes the basic terms and operational details of the facility. The terms and conditions are subject to change based on discussions with market participants in the coming weeks.

New issuance of ABS declined precipitously in September and came to a halt in October. At the same time, interest rate spreads on AAA-rated tranches of ABS soared to levels well outside the range of historical experience, reflecting unusually high risk premiums. The ABS markets historically have funded a substantial share of consumer credit and SBA-guaranteed small business loans. Continued disruption of these markets could significantly limit the availability of credit to households and small businesses and thereby contribute to further weakening of U.S. economic activity. The TALF is designed to increase credit availability and support economic activity by facilitating renewed issuance of consumer and small business ABS at more normal interest rate spreads.

Fine EDIT.

OT, per tornare a casa nostra, se inizia a cedere pure il settore del piccolo commercio....altro che valanga!

Crisi: aumentano le chiusure di bar e ristoranti
Fipe: quasi 3.500 quelli chiusi tra luglio-settembre

Roma, 24 nov. (Apcom) - Per la prima volta i pubblici esercizi che hanno abbassato le saracinesche sono stati più numerosi di quelli che hanno tentato di avviare una nuova attività. La recessione è già arrivata anche nel settore dei consumi fuori casa, mietendo centinaia di vittime fra i gestori dei locali pubblici. Fra bar e ristoranti, ben 3.439 soggetti hanno rinunciato all'impresa contro 3.089 che invece si sono immessi sul mercato, creando un saldo negativo pari a 350 unità. È quanto emerge dai dati Infocamere elaborati dal Centro Studi Fipe nel terzo trimestre, luglio-settembre, 2008.
Entrando nel dettaglio dei numeri si registra una sofferenza maggiore fra i bar, soprattutto quelli localizzati nelle regioni centrali e in qualcuna del Nord. A tirare la classifica negativa è la Toscana con un 131 chiusure che hanno portato il saldo a -45 unità, seguita di misura da Campania ed Emilia Romagna.
Nel settore della ristorazione, invece, è il Nord ad avere la peggio. La crisi più forte si registra in Lombardia con un saldo negativo di 30 unità (174 chiusure contro 144 aperture) a cui si allinea il Veneto con 100 chiusure a fronte di 71 nuovi avviamenti. Il Sud, in questo caso, è in contro tendenza. La Calabria conquista il primato (del terzo trimestre) del saldo positivo fra iscrizioni e cessazioni più alto sia nel canale bar (36), sia nel canale ristoranti (23).
"Se i dati a fine anno confermassero questa tendenza - ha spiegato Lino Enrico Stoppani, presidente Fipe - significherebbe che siamo in piena crisi strutturale. Da tempo denunciavamo la sofferenza del settore con i cali di fatturato, di produttività e di redditività. È il segnale di una crisi più profonda di quanto si possa immaginare, peggiore anche a quella del '93. In quell'anno - spiega infatti - la crisi era di tipo congiunturale, poiché il settore era comunque all'interno di una tendenza ai consumi fuori casa in aumento. Spesso bar e ristoranti hanno passato periodi molto difficili, ma il saldo (cioè la differenza fra le aperture e le chiusure) era sempre stato positivo. Crisi dei consumi, liberalizzazione senza criteri e recessione hanno portato a questo stato di fatto. Per risalire la china è necessario uno sforzo comune. La politica deve garantire una eguaglianza di regole su chi opera nello stesso mercato e soprattutto ci aspettiamo una responsabile revisione degli studi di settore, in considerazione degli effetti congiunturali dei redditi imponibili delle nostre imprese".

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