Re: Dialogo reale tra operatori di borsa svoltosi l'11 Luglio...

Inviato da  Orwell84 il 1/10/2008 15:05:00
L'avevo citata qualche tempo fa, se la ritrovo la posto. Il punto chiave era comunque che pių sei grosso pių puoi diversificare l'investimento (se gli fallisce un settore A, gli va bene quello B, etc.) mentre i piccoli non potendo diversificare quanto i grandi crollano, resistendo di meno alle oscillazioni del mercato.

Oltre all'obiezione sollevata da Pax, aggiungo che un modello organizzativo pių snello e piccolo č per antonomasia pių adattabile e flessibile in funzione delle esigenze di mercato.

Non puoi prendere esempi dal mondo attuale, perchč attualmente non c'č libero mercato. Quando una azienda diviene troppo grossa, la politica interviene a fermarne la crescita favorendo altre sue "favorite", in modo contrario al naturale andamento del mercato. Poi ci sono leggi come l'antitrust, leggi che impediscono il lock-in dei clienti, etc. che in un libero mercato non esisterebbero.

Ho preso come esempio una ditta di informatica in quanto si tratta di un settore meno regolamentato rispetto ad altri. In ogni caso era esclusivamente riferito alla tua considerazione sui "pesci grossi".
Un esempio simile si potrebbe fare confrontando Alitalia con la Southwest Airlines, la prima, nonostante sia un pesce grosso e goda anche delle tutele statali, trasporta 1/3 dei passeggeri della seconda, nata con una flotta di 3 aerei.

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