Re: Ho provato a immaginare un mondo senza banconote

Inviato da  Lestaat il 4/5/2008 3:29:19
Citazione:

Mande ha scritto:
Tu citi più volte l'open source come soluzione ma dimentichi un particolare...
Il software "gira" su di un hardware. In questo caso un ipotetico chip RFID.

Dovremmo allora cominciare col fondare una cooperativa trasparente per produrre l'hardware.

Esatto, ma guarda che già esiste l'open hardware.
E' che come al solito si fa conoscere solo quello che si DEVE far conoscere.
Citazione:

Poi bisognerebbe fondare un'altra cooperativa trasparente per produrre e gestire la rete che mette in comunicazione i vari chip.

Ovviamente dovrebbero far parte delle cooperative tutte le persone che decidono di utilizzare la "nuova" moneta.

No....non importa che tipo di azienda produce, è open hardware e basta.
Vuol dire che se attacco quel chip ad un pc vedo come è strutturato e cosa fa, l'unica parte che mi sarà oscura sono i DATI che tratta, che poi sono appunto la privacy del proprietario. E si può fare anche ADESSO. Ma non lo so vuole fare.
Citazione:

A me sembra solo una riedizione tecnologica dell'UCAS (Ufficio complicazione affari semplici)

Ripeto, no, non la faccio semplice, è tecnologicamente possibile ma non c'è la volonta di realizzarlo.
Citazione:

Devi notare infine che questa "rivoluzione" dovrebbe nascere per poter controllare gli spostamenti di denaro di ognuno in modo che nessuno possa delinquere. Ovvero in cambio di "pace e sicurezza".

Questo è sacrosanto e non l'ho mai messo in dubbio. Sono lo stesso "Lestaat" che rompe i maroni in lungo e in largo con la politica io eh....lol
Citazione:

Dobbiamo sacrificare la nostra libertà in cambio di ordine e pace?


Certo che no, ma quel che sto dicendo è proprio che usare la tecnologia anche in modo "spinto" come il pensare ad un chip personale NON è un equivalenza al controllo. Si può fare benissimo SENZA questo controllo e come al solito il problema è da risolvere "politicamente" e non avendo paura dei "chip" che invece non fanno male a nessuno ma, anzi, potrebbero continuare a migliorare la nostra vita se usati in modo intelligente.
Ma ribadisco ancora una volta che il senso di quello che volevo sottolineare fin dal primo post è che questa paura di massa, che coinvolge sia lo "spettatore medio" della TV che quei pochi che invece cercano da soli le proprie informazioni, è volontariamente spinta dai media affinche i beoti si affidino ciecamente alle società che producono il fantomatico hardware e software sicuro e quelli un po' più "scafati" ad averne paura tout court affinche tutto si faccia tranne che parlare del possibile "altro" utilizzo delle nostre conoscenze tecnologiche.
Sarò paranoico?
Forse. Ma come dice la nonna di non so più chi, a pensar male ci si azzecca sempre.

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