Re: L'Elitismo, a.k.a. la teoria del mondo reale

Inviato da  prealbe il 26/7/2007 14:19:01
Paxtibi
Citazione:
solo quando il discorso si sposta su un piano economico (producendo efficientemente) passa, correttamente, al termine consumatori.

Bon, Pax: se mi garantisci tu, così spassionato rispetto qualsivoglia parola scritta da Rothbard, che egli utilizza il termine “consumatori” correttamente, allora la questione è risolta.

Citazione:
Ecco, io piuttosto rifletto molto, e mi ci incazzo, quando mi tocca leggere teorie in cui i due piani – quello dello scambio e quello dei sentimenti – sono confusi in uno, in cui termini riservati alla sfera affettiva privata vengono usati per descrivere meccanismi economici: mi ci incazzo perché so bene che, quando ti mettono in mezzo il sentimento, stanno tirando a fregarti, e ancor di più perché questo distorce il senso delle parole, così la ridistribuzione forzata diventa solidarietà (imposta! La solidarietà imposta!), l'estorsione contributo, e via dicendo.

Caro Pax, a mio modo di vedere in un contesto umano quello che dici è semplicemente un’assurdità (con buona pace tua e dell’esimio Rothbard), ed è precisamente IL PROBLEMA contemporaneo: la suddivisione in sfere impermeabili - come se la cosa fosse mai realmente possibile - dell’essere umano che invece è e continua ad essere un tutt’uno in cui i diversi piani - razionale e emotivo e affettivo - sono inestricabilmente intersecati.

Anziché fantasticare di regole e regolette più o meno cervellotiche - e generalmente “fredde” - che dovrebbero risolvere l’interazione sociale umana, sarebbe il caso di pensare a recuperare tale senso di unicità della sfera umana ed esprimerla nel rapporto col proprio prossimo - cioè col proprio simile - rendendolo “caldo”; e molte delle aberrazioni che ci circondano e su cui siamo costretti a scervellarci perderebbero i loro presupposti ad esistere.


Prealbe

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