Re: Ma è il problema è veramente il "Mercato" ?

Inviato da  sick-boy il 16/1/2008 21:33:28
Non la noto perché non c’é. È comunque un elemento dell’ambiente con cui l’uomo ha a che fare e mi sfugge perché non dovrebbero essergli applicate logiche di contenimento analoghe a quelle che si applicano a qualunque altro fattore potenzialmente dannoso.

C'è eccome. Tu paragoni i recinti per il bestiame, gli argini dei fiumi ed altre cose prevalentemente artigianli-tecnologiche, a limitazioni di tipo legale negli scambi. Che c'azzeccano?

Grazie dell’osservazione, ma non confuto mica per partito preso qualsiasi cosa venga scritta, né faccio domande tanto per farle

Invece fai proprio così, partendo anche dal fastidioso presupposto che se un'idea è valida deve passare l'esame delle domande di Prealbe (che confuta ad oltranza però, vedi risposta precedente)

Grazie anche per questa spiegazione, sebbene, in effetti, avessi proprio l’impressione di stare già battendo questa strada. Ovviamente, se le discussioni si sostanziassero di semplici affermazioni di principio da parte dei partecipanti, non sarebbero tali. E comunque - senza pretendere di raggiungere l’oggettività - non è che qualunque tesi sia equivalente a qualunque altra: “avere ragione” è possibile, anche se non è certo un obiettivo in sé stesso.

Prego, ma evidentemente non basta, visto che non capisci comunque che tra la tua posizione tua e quella di Guglielmo vi è spazio uno spazio in cui vi sono più opinioni valide, e solo circostanziando molto di più si può credere che qualcuno possa avere ragione.

Infatti:Per quanto riguarda l’idea che la “limitazione della libertà” sia - nell’ambito di un certo filone di pensiero - un tabù assoluto mi è perfettamente chiaro. Non mi è invece chiaro il perché tale tabù debba essere rispettato a prescindere da qualunque sua ricaduta pratica negativa. Le situazioni umane sono senz’altro complesse, il risultato di molteplici fattori eterogenei che interagiscono fra loro in modi molto articolati. A me sembra assurdo isolare un solo parametro e assumerlo come chiave qualificante di tutto. Incomprensibile. Insensato. Folle. Mi piacerebbe però verificare se per caso mi sta sfuggendo qualche elemento sostanziale che potrebbe farmi cambiare idea. Ed eccomi qua.

Ti sfugge, e ti è sempre sfuggito, che in questo tipo di società, il parametro è unico solo nel caso ci si ponga la domanda: "deve qualcuno decidere per me (e la mia proprietà) senza il mio assenso esplicito sull'oggetto della decisione"?. In tutti gli altri casi la libertà garantisce la possibilità di affrontare la questione parametrizzando quello che ti pare.

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