Re: Liberismo, pubblicità e libertà

Inviato da  bandit il 17/7/2006 20:59:15
"Già, ma la marca Y non se la compra nessuno... tutti comprano la marca X e sono soddisfatti...
Alla fine i prodotti di marca Y li devono regalare... (Immaginiamo con grandi guadagni del produttore?!)
Ti risulta, che nella realtà le cose vadano diversamente?"
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si'. in generale per ogni settore merceologico ci sono diverse marche (fino alle non-marche in diversi casi) con diversi posizionamenti e un diverso grado di intensita' pubblicitaria, come ha gia' detto Pax.
comunque in pratica mi hai risposto: il prodotto non pubb. deve abbassare il prezzo per competere verso quello pubb. quindi se ne avvantaggiano i consumatori che se ne fregano della pubb.


"...e poi se con la pubblicita' vendo tanto, non ho bisogno di aumentare il prezzo...
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Non mi pare realistico. (Nè in teoria nè in pratica) Nella realtà ho "bisogno" di massimizzare gli utili.
Se riesco ha vendere ad un prezzo più alto. vendo ad un prezzo più alto..."
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appunto: se ci riesci. dipende da tante cose. non va dimenticato che anche se fai pubblcita' continui ad avere concorrenti che reagiscono alle tue mosse.
non intendevo dire che ci rinunci potendolo fare, ma solo che se riesci ad aumentare le vendite il costo della pubblicita' puo' essere gia' recuperato (almeno in parte) in questo modo senza doverlo necessariamente caricare sul prezzo (era in risposta al tuo "chiediamoci quanto pesa la pubblicita' sul prezzo").

poi attenzione alla leva distributiva. sui prezzi dei prodotti piu' pubblicizzati i distributori (moderni) si scannano per attirare i consumatori.

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