Re: Liberismo, pubblicità e libertà

Inviato da  Paxtibi il 17/7/2006 15:56:30
La scuola, certa scuola in particolare, in genere non aiuta a pensare, (su questo sono/siamo d'accordo) non insegna a pensare (diciamo pure che disincentiva il pensiero critico)... Tuttavia ha anche degli aspetti positivi: fornisce, bene o male, degli strumenti utili ... Quindi non è che se dalla scuola escono pecoroni ignoranti... ne devo forse dedurre che conviene abolire la scuola e magari l'istruzione elementare obbligatoria... ?!

Ovviamente no: l'istruzione è esattamente quello che manca ai bambini troppo cresciuti.
L'illusione di essere adulti, invece, è fornita comodamente dal pezzo di carta, che lo stato ha insegnato a considerare patente di maturità, un po' come la carta straccia trasformata in oro dal corso legale e la carta da cesso passata per informazione grazie alle effigi degli onorevoli rappresentanti che ne sono l'immancabile decoro.

Se ne deduce che il nemico da abbattere non può che essere l'ingerenza dello stato nell'educazione del cittadino, visto che la nociva diffusione di versioni ufficiali è sua prerogativa e prerequisito per continuare ad esistere ed a vessare.

In presenza dei "truffatori" che fanno il gioco delle tre carte e di un "allocco" che ci casca... il problema sta nel raggirato poco sveglio, o nei giocatori che approfittano della momentanea debolezza del malcapitato?

Oppure: la colpa è della prostituta o del cliente?

In sostanza (poi forse mi sbaglierò) mi pare che l'umanità, la moltitudine è sostanzialmente, quella che è sempre stata.

Prima dell'avvento della scuola pubblica ed obbligatoria, chi non sapeva sapeva perlomeno di non sapere.
Ora ti vengono a dire tutti seri e impettiti che il kerosene scioglie l'acciaio ma non il DNA...

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