Re: Liberismo, pubblicità e libertà

Inviato da  emi il 13/7/2006 10:55:35
Citazione:

UncasO ha scritto:
Uno stato totalitario davvero "efficiente" sarebbe quello in cui l'onnipresente comitato esecutivo dei capi politici e il loro esercito di direttori soprintendessero a una popolazione di schiavi che ama tanto la propria schiavitù da non dovervi neanche essere costretta. Far amare agli schiavi la propria schiavitù: ecco qual è il compito ora ssegnato negli stati totalitari ai ministeri della propaganda, ai caporedattori dei giornali e ai maestri di scuola.

Aldous Huxley, nuova prefazione a Mondo Nuovo.


Introduce "Lire 26.900", se è sincera promette bene.


Ciao UncasO, ci si rivede
Dopo questa citazione di "il Mondo Nuovo" non ho resistito... Ho appena finito di leggerlo (il mondo nuovo) e sono rimasta letteralmente sconvolta. Beigbeder non poteva fare citazione migliore! Il collegamento mi è venuto naturale avendo letto entrambi i libri. Nel Mondo Nuovo i bambini vengono sottoposti fin da piccolissimi a continue sedute di ipnopedia, mediante le quali il loro modo di pensare viene condizionato a seconda della "casta" di cui faranno parte. Questo fa sì che l'individuo non sviluppa un pensiero proprio, ma un pensiero "collettivo", ovviamente imposto. E gli individui citano spesso gli slogan che gli sono stati insegnati.
E ho pensato che è un pò quello a cui siamo sottoposti noi con la pubblicità. Quante volte mentre parliamo con qualcuno ci viene in mente lo slogan della tale pubblicità? Oppure, quando sentiamo pronunciare alcune parole non riusciamo a non pensare a un certo prodotto? In un certo senso la pubblicità è una sorta di ipnopedia fatta da svegli.... ipnosi insomma..

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