Re: Money from nothing

Inviato da  Fotogian il 15/6/2006 13:40:59
Ciò che viene dato per assodato qui è che il signoraggio non comprende la differenza tra il valore delle banconote stampate (il cosiddetto valore nominale) e il costo per stamparle.

Altrove si sostiene il contrario (occhio a contraddirli!!)

Per quanto riguarda gli interessi, essi sono il solo vero reddito della banca centrale.
I fautori del signoraggio alla Pascucci definendo il signoraggio come la differenza tra il valore delle banconote e il costo pre produrle si possono permettere di dimenticare gli interessi che sono poca cosa rispetto all'enorme reddito che secondo loro (e i pochi che ci credono) si genererebbe stampando moneta

Due professori di economia monetaria hanno scritto quanto segue:

In linea di principio, la creazione di base monetaria in condizioni di monopolio dà la possibilità alla banca centrale di ottenere redditi (il cosiddetto signoraggio) pari alla differenza tra i ricavi ottenibili dall'investimenti in attività finanziarie e reali e i (trascurabili) costi di produzione. Poiché questi redditi derivano dalla condizione di privilegio concessa dallo Stato, i profitti sono in genere incamerati in misura prevalente da quest'ultimo, sotto forma di imposte. Un limite alla produzione, potenzialmente illimitata di base monetaria è posto dall'obiettivo del mantenimento di un livello dei prezzi relativamente stabile, data la relazione diretta che storicamente si è osservata tra inflazione e offerta di moneta

Puoi trovare indicazioni sul testo e sui buoni motivi per cui la storia del signoraggio (tema sul quale, nei libri di economia si dedica qualche riga qui e là, mentre qualche mente fantasiosa ha trasformato questo tema di importanza irrisoria nello scandalo più grande di tutti i tempi) non sta in piedi qui: http://it.wikipedia.org/wiki/Signoraggio#Il_mito_della_ricchezza_da_signoraggio

Il testo che ti ho citato spiega che se anche la banca centrale è formalmente privata le cose non cambiano perchè la maggior parte dei soldi che incassa finiscono allo stato.

Qualche giorno fa discutendo su questo tema via email con una persona attenta alle tesi contenute in certi siti sul signoraggio ho saputo che la Banca d'Italia avrebbe incassato 1,5 - 2% circa del PIL. In una successiva email mi ha scritto che lavoriamo tre mesi l'anno per sodisfare le esigenze della banca centrale (tre mesi su 12 significa 25% di quello che produciamo cioè del PIL). In una successiva email la percentuale è passata al 16% della spesa pubblica che possiamo immagianre essere il 50% del PIL.
Dopo aver fatto notare che sarei stato felice se avessi avuto una sola cifra, sono andato a cercare i bilanci della Banca d'Italia (di qualche anno fa, perchè non si dicesse che con la BC europea le cose sono cambiate) e poi il valore del PIL, scoprendo che la banca incassava circa lo 0,4% (arrotondando con molta generosità le cifre) del PIL. E questo senza tener conto di alcuna spesa....
Chissà perchè ma questo mio interlocutore, nonostante fosse educato e mai ci fosse stato tra noi alcuno screzio non si è + fatto vivo.

Quanto alla questione delle banconote stampate, bisogna dire che le banconote sono lo una piccola parte della moneta. Quando usi un assegno o la carta di credito o fai un bonifico bancario usi della moneta ma non le banconote.

La moneta creata viene ceduta allo stato in cambio di titoli (BOT, CTT ecc). Lo stato spende il denaro per pagare i propri costi non coperti dall'imposizione fiscale (costi per i quali emette i titoli di stato che in parte vengono acquistati dalla banca centrale). In questo modo la moneta, che fondamentalmente è uno strumento, entra nell'economia

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