Re: Money from nothing

Inviato da  Ashoka il 12/6/2006 18:38:48
Citazione:
Cipolla (storico dell'economia tra i più bravi) scrive che è costante nell'antichità la penuria di monete di piccolo taglio, segno che quando si usava l'oro e/o l'argento questo già non bastava a soddisfare le esigenze come mezzo di pagamento.


Casualmente la penuria pecuniae era sempre lamentata dagli imperatori che con quei soldi dovevano pagare le legioni...

Se poi, dopo la quarta di copertina uno legge “le avventure della Lira” potrà scoprire, magno cum gaudio, che c'era così penuria di monetine (i denari) ma i conti si facevano in lire, monete che non esistevano (una lira equivaleva a 240 denari). Queste monetine poi erano state via via coniate sempre con meno argento tanto da far sorgere la necessità, per gli scambi tra mercanti di coniare delle altre monete, i “grossi”, che mantennero quasi “intatto” il loro contenuto di metallo prezioso nel tempo.

Da notare anche che tra “grossi” di diverse provenienze la parità fosse sul contenuto d'argento (o di oro, quando si iniziarono a coniare monete d'oro) e che il cambio tra “grosso” e “piccolo” variasse a seconda dei contenuti metallici.

Circolavano anche note di banco le quali però dovevano essere “saldate” durante le fiere monetarie e, sino al '600, ogni tre mesi questi mercanti-banchieri si trovavano alle fiere e saldavano le note.

Poi si inventò il prestito a ricorsa (ovvero tu non dovevi restituire il debito ma lo rinnovavi e pagavi solo gli interessi), vedi i Genovesi con la Spagna... ovviamente questo “prestito” valeva solo verso qualcuno (chissà a cosa servivano....)

Et voilà, ancora una volta, chi lamentava allora, lamenta oggi e lamenterà sempre, penuria pecuniae? I governi..

Citazione:

L'equazione di Fischer MV=PQ dove PQ= prezzo x quantità, cioè = PIL (grossolanamente) M=moneta e V=velocità (costante) di circolazione della moneta, dice che se PQ aumenta anche M deve aumentare.


E non si capisce perché V debba essere costante mentre tutto il resto varia, perché il PIL debba dipendere da variabili monetarie e non dai beni/servizi prodotti, e perché se invece aumenta Q e quindi aumenta l'offerta di beni, a parità di domanda, P debba rimanere costante... (poi guardi la realtà e vedi che addirittura aumenta!).

Ed allora l'operaio che vede il suo rinnovo salariale da metalmeccanico ogni 3 anni, se va bene, si sente un tantinello preso per il culo.

Citazione:
Questo significa che se il PIL aumenta e se non si vogliono avere tensioni sui prezzi che poi deprimono le quantità prodotte, M deve aumentare.


Ovvero, per dirla alla Keynes, truffando i lavoratori

Citazione:
Ma non è possibile far aumentare di conseguenza la quantità di oro o metallo prezioso, che dipende dalla produzione delle miniere.


Quindi gli alchimisti che volevano tramutare il piombo in oro nel medioevo in realtà erano economisti che la sapevano lunga?


Citazione:
Allora per soddisfare la domanda di moneta occorre separare l'offerta di moneta dall'offerta di un bene preciso (l'oro)


Per soddisfare la “domanda di moneta” occorre che ci siano risparmi di moneta che costituiscano l'offerta. Non che si fissi un tasso di interesse e poi si stampi tutta la moneta richiesta.

Citazione:
Il fatto che tutte le monete fossero, fino a un certo punto, collegate all'oro secondo un certo tasso di cambio le rendeva convertibili secondo parità fisse.


Quindi un ingenuo potrebbe dire: se sono convertibili è perché sono equivalenti. Ma già allora non era così per via delle riserve...

Citazione:
Quando questo meccanismo di correzione dei surplus/deficit attraverso modifiche dei prezzi non è stato + accettabile sul piano sociale si è ricorsi a modifiche della parità tra una certa moneta e l'oro. Ciò implicava però una serie di reazioni di altre monete ed effetti negativi sulle economie.


Casualmente è capitato in mezzo ad una guerra mondiale... strano eh?
Poi si è costruito un bel sistema in cui una moneta a caso, la sterlina, non ha esattamente seguito questo meccanismo di surplus/deficit vero?

Citazione:
Con Bretton Woods si cerca di mantenere certe parità tra monete e si usa il dollaro come moneta internazionale, agganciata all'oro. Questo richiedeva una serie di condizioni che non si sono verificate


Ovvero che non si truffasse stampando dollari quando non c'era oro...
Citazione:

e che poi hanno spinto gli USA a slegare l'oro dal dollaro e a passare ai cambi flessibili


ovvero dichiarare bancarotta.

Citazione:
Quello che si deve capire è che se tutti avessero chiesto di covnertire i dollari in oro l'oro non sarebbe bastato. La convertibilità era possibile solo per una piccola percentuale di dollari e solo se si fossero verificate le condizioni inizialmente previste. /quote]

Ovvero se tutti i governi avessero rispettato le regole.. casualmente non capitò

[quoet]Quindi o si rinunciava alla convertibilità (esistente solo sulla carta e destinata a garantire cambi fissi tra le monete) e alla parità tra monete o si sarebbe dovuto ridurre il numero dei dollari in circolazione, caudando una catastrofe economica mondiale. Dire che gli USA non sono stati di parola o cose simili è dire una cosa che non c'entra con il problema: è come discutere delle caratteristiche del motore che tuttavia non influiscono sulle sue prestazioni


O come dire che s', Moggi metteva gli arbitri che voleva a dirigere la Juventus, ma nonostante ciò il calcio è sano.

Citazione:
In definitiva l'atto del 1971 segna l'impossibilità di mantenere cambi fissi. Il costo per avere cambi fissi è troppo alto e si deve cambiare strada


Troppo alto per chi? Per i governi che non possono stampare carta straccia e pagarsi beni e servizi?

Citazione:
In altri termini tutta la storia del gold standard non è un esercizio di economia fine a se stesso, ma un meccanismo che serviva a render convertibili a tassi fissi le monete e quindi a garantire gli scambi internazionali


No, il gold standard vuol dire che se il dollaro equivale a 1/35 di oncia d'oro la moneta è l'oro ed il dollaro è un peso, e così via per tutte le monete.

***

Citazione:
Tobin era un economista americano ormai morto che propose una tassa su certi tipi di investimenti speculativi.
La premessa è che in giro per il mondo esiste una grandissima massa di capitali pronti a gettarsi su azioni, monete ecc per specularci. L'enorme massa se arriva in breve tempo sul mercato è in grado di modificarne i valori facendo avverare la previsione dell'andamento in una certa direzione (alla fine degli anni '90 Soros scommise sul crollo di alcune monete specie asiatiche e la speculazione che ne derivò fece crollare davvero quelle monete, riducendo a zero la probabilità che non avvenisse il crolo)


Peccato che, fino a 5 minuti fa, ci fosse penuria di moneta e di capitale.... ora invece sono diventati una grandissima massa...

E' strano poi che Soros condivida le idee di quello Stiglitz che hai citato più volte eh?

Ovviamente il fatto che, se una moneta è un peso d'oro o di argento o di un altro metallo questo non possa accadere passa in secondo piano...

Meglio mettere una bella tassa, magari destinarne gli introiti all'ONU (come si vuole fare) in modo che posa migliorare il mondo (Evviva!)

Ashoka

Messaggio orinale: https://old.luogocomune.net/site/newbb/viewtopic.php?forum=46&topic_id=103&post_id=29444