Re: Money from nothing

Inviato da  Timor il 4/6/2006 18:59:33
Ciao ad Ashoka e agli altri che abbiano piacere di intervenire

sono forse rimasto indietro con la preparazione in materia monetaria, ma nonostante il poco tempo a disposizione per documentarmi sono arrivato alle seguenti riflessioni. E quindi correggetemi se sbaglio.

è vero che il denaro (cartamoneta) può essere inteso solo come debito (in quanto il suo valore è una convezione), è una promessa di pagamento da parte di chi lo emette che dovrebbe successivamente essere estinta con ricchezza reale (beni o servizi).
Purtroppo lo stato e le banche tramite un mero giro contabile si appropiano dei beni e dei servizi dei cittadini ( ricchezza reale) stampando moneta (debito pubblico = promessa di pagamento) e ritirandolo poi dal mercato con le tasse (riduzione del debito) non è più tenuto a ripagare quel debito iniziale con ricchezza reale...
Ora è evidente che la sommatoria di questo piccolo circolo vizioso non produca ricchezza alcuna, è quindi da definire chi alla fine del giro di giostra è riuscito ad ottener maggior ricchezza reale dal processo.
Lo Stato, inteso come entità astratta (si può discutere se elemento distorsivo) non ha un fine suo proprio se non il benessere collettivo....purtroppo le decisioni politiche che definiscono come utilizzare l'emissione monetaria non sono così astratte e imparziali......
Così a cascata il denaro emesso muove le masse al lavoro favorendo i primi riceventi (banchieri-amici dei politici-investitori finanziati dallo stato) perchè successivamente l'emissione continua diluizionerà il valore del denaro (diminuendo così anche il valore del debito...denaro=debito e misura del debito stesso).
Meccanismo compensativo alla diluizione del denaro è la tassazione (far uscire denaro dal sistema) che dovrebbe rifarsi proprio su quelle classi che maggiormente sono riuscite ad accumulare denaro (perchè privilegiate).
Invece succede che le tasse sono inique, e il denaro non esce dal sistema ma viene riciclato dallo Stato per rifinanziare sempre le stesse classi agiate e diluendo il potere d'acquisto dei meno fortunati (intanto infatti continua l'emissione) e così ad infinitum ( con continuo furto di ricchezza reale...il mio sudore e i miei beni).
Ma l'emissione monetaria perchè deve continuare se il tutto potrebbe essere spiegato con questo abile truffa?
Probabilmente perchè gli stati odierni non rappresentano dei sistemi chiusi e perchè fa comodo nascondere le carte aumentando la complessità della truffa.
Lo stato cerca di quantificare il proprio debito (denaro emesso) con titoli di debito (bot e cct) che verranno a loro volta riscattati con denaro (altro debito).
Ci si domanda il perchè di questa ulteriore partita di giro.
Chi si avvantaggia dell'emissione di inutili titoli di stato? Sono solo la garanzia per gli stranieri che lo stato tasserà la sua popolazione per mantenere il valore del suo debito senza lasciarsi andare in pure demagogiche emissioni incontrollate?
E' una garanzia per chi è fuori dal sistema, è un freno, è la promessa dei politici verso il sistema finanziarioe bancario di emettere moneta solo tassando? e se la garanzia è voluta da finanza e banchieri non è evidente che le tasse sono la doppia bastonatura delle classi con meno possibilità?


Il punto è....ci sono alternative a questo sistema iniquo? tornare ai metallli mi sembra pericolosa per possibili deflazioni e non mi sembrerebbe molto democratico (alcune classi ovviamente se ne avvantaggerebbero).
Accreditare denaro (il debito ai cittadini) mi sembra più equo, poichè è evidente che lo stato ha fallito ( anzi non è mai stato in grado) di utilizzare l'emissione monetaria favorendo il benessere collettivo ( è in effetti un elemento distorsivo).
Partire tutti con le stesse possibilità come a Monopoli è così sbagliato?

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