Re: Il Signoraggio e la truffa delle banche

Inviato da  a_mensa il 25/1/2010 10:37:36
Il tasso di interesse.
Il tasso di interesse richiesto quando si impresta del denaro ha una duplice giustificazione e funzione.
Esso è la “ricompensa” per il sacrificio di rinunciare temporaneamente alla disponibilità del capitale stesso da parte del proprietario, e rendere più o meno appetibile il ricorso all’indebitamento.
Quest’ultimo punto è il più facile da comprendere, in quanto più è alto il costo del procurarcisi capitali, più l’investimento che si intende fare con quel capitale dovrà essere remunerativo, altrimenti, ovviamente, non conviene procedere con quell’investimento.
Al contrario, meno costa il capitale, e più investimenti, anche poco remunerativi, verranno fatti.
Si dice quindi che il costo dei capitali opera una selezione negli investimenti, permettendo solo i migliori e bloccando i meno remunerativi.
Il fattore “ricompensa” invece merita una analisi più approfondita.
Quando i capitali imprestati erano solo frutto di risparmio, quindi rinuncia alla spesa immediata di quanto disponibile, l’interesse aveva un senso etico.
Ricompensava il sacrificio fatto non spendendo tutta la propria disponibilità.
Ma ciò aveva anche un senso quando, appunto, i capitali disponiobili ad essere imprestati, erano il risultato di un sacrificio precedente.
Ma da quando il sistema bancario genera liquidità, quindi disponibilità di capitali, per il solo fatto di avere il monopolio della gestione del denaro, tale motivazione ha perso completamente la sua ragion d’essere.
Infatti i capitali che la banca centrale impresta alle banche commerciali, sono solo frutto di stampa di banconote, o , peggio ancora, di annotazioni di debito contro credito. (analogamente a cosa accade quando una banca concede un prestito, e lo rende effettivo semplicemente accreditando l’importo sul conto corrente).
Ma quale sacrificio rappresenta tale cessione di capitali ?
Nessuno !
L’unica motivazione per la richiesta di un interesse, è la necessità della banca centrale di mantenere se stessa (i propri impiegati, i propri edifici, ecc…), oltre alla quasi finzione che con esso si possa controllare la liquidità circolante.
La banca commerciale, poi, che crea i capitali col sistema dei depositi frazionati, non fa proprio alcun sacrificio, e l’interesse richiesto è solo e unicamente il guadagno che la banca fa in relazione al suo esistere ed agire.
Ma se è forse anche giusto pensare che la banca debba ricavare quanto necessario per esistere, visto che comunque opera una funzione utile alla società, il dibattito continuo dovrebbe invece avere come argomento il livello dei tassi.
Quando i prestiti erano solo fattibili come frutto di risparmio, il tasso di interesse si poteva considerarlo come logica conseguenza della legge domanda/offferta.
Ma quando la “creazione” di capitali segue regole che nulla hanno a che fare col risparmio, quando il sistema bancario opera praticamente in clima di monopolio, perché il tasso di interesse deve esser stabilito arbitrariamente dalle banche ?
Qual è la giustificazione etica di tale appropriazione di risorse ?
Se consideriamo che il costo dei capitali è un fattore importantissimo nella formazione dei prezzi ( gli investimenti, in primis, ma anche i capitali necessari a reggere la differenza di tempi tra acquisto delle materie prime e la vendita del prodotto finito, compresi i tempi dalla fatturazione al pagamento ), che in alcuni casi supera persino il costo della mano d’opera, allora diviene evidente come il costo del denaro (interesse) condizioni i prezzi finali dei beni, capace di innescare ben più facilmente di altre cause la spirale che porta alla svalutazione della moneta.
Perché una banca che prende denaro dalla banca centrale all’1% lo deve poi imprestare, moltiplicato per un fattore ch eva da 20 a 50 a tassi del 5 o 6 o più % ?
Perché nessuno controlla e autorizza il tasso di sconto deciso dalla banca centrale, dal quale discendono poi a cascata tutti gli altri tassi ?
Questo è il vero, grande furto che il sistema bancario opera nei confronti della società, ma ovviamente nessuno che ne parla, tutti concentrati a prendersela con un signoraggio inesistente.
Vogliamo cominciare finalmente a portare QUESTO fatto in evidenza, dimostrando di capire finalmente come il sistema bancari sfrutti la società in cui opera come un vero parassita ?

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