Re: Il Signoraggio e la truffa delle banche

Inviato da  a_mensa il 24/1/2010 23:13:32
piccolo OT per aggiungere un po di carne al fuoco.La liquidità

Una delle motivazioni all’esistenza della banca centrale, è il controllo della liquidità.
La liquidità è l’insieme di tutti quei mezzi, riserva di valore, che possono fungere da controparte nello scambio di beni.
In parole povere che possono essere usati per acquistare beni o servizi.
Il principale di questi mezzi è il denaro, anche perché ha corso legale, ovvero si è obbligati dallo stato ad accettarlo in pagamento. C’è chi dice che la liquidità non è un problema ma io non la penso così perché abituato a verificare le affermazioni portandole all’estremo.
Estremo inferiore, ovvero poco denaro.
Vedremo che Caio aspetta di esser pagato per andare a far la spesa dal verduraio.
Questi aspetta di incassare a sufficienza per andare a comprare il pane dal fornaio.
E via dicendo.
È evidente che poco denaro rende difficoltosi gli scambi, li consente solo su una base geografica ridotta, porta a fare gli acquisti non nel modo e momento migliore, ma solo dopo che si è incassato il denaro necessario.
Riducendo ancora, si torna al baratto.
Estremo superiore:
troppa liquidità devia la disponibilità dal risparmio agli acquisti.
Troppa liquidità crea una falsa sensazione di ricchezza, e, soprattutto se convogliata verso l’acquisto di beni o servizi, ne provoca l’aumento dei prezzi.
Pertanto è opportuno che in un paese la liquidità non sia ne troppa ne troppo poca.
È vero che queste non sono unità di misura, ma allora diciamo:
sufficiente a permettere agevoli scambi, senza provocare svalutazione della moneta stessa.
Il numero è difficile da calcolare, ma dovrebbe aggirarsi attorno al valore complessivo dei beni acquistabili, o almeno di quelli di più largo consumo.
Ma non è tale valore che mi interessa ora, ma alcune considerazioni sulla liquidità.
Quasi tutto il denaro ha origine da un debito, ma non tutto il denaro è un debito.
Uno dei maggiori diffusori di liquidità quando si indebita, è lo stato.
Quando le entrate sono inferiori alle uscite, la differenza viene coperta a debito, ma quella è tutta liquidità che poi piove sul mercato come compenso di quanto fatto per lo stato come datore di lavoro, da lavoratori, imprese, ecc… che hanno operato per lo stato stesso.
Altri creatori di liquidità sono le banche quando imprestano.
Dato che il valore di quanto imprestato è creato dal nulla, ogni prestito diventa una quantità di liquidità che circola per tutta la vita del prestito stesso.
Faccio notare come, nel caso delle banche, la liquidità agisca come una corda, per cui si può controllare la quantità di liquidità quando NON si soddisfa tutta la richiesta, per cui concedendone più o meno si opera il controllo, ma non si potrà mai spingere il pubblico a RICHIEDERE dei prestiti.
Pertanto se globalmente il pubblico tende a restituire i debiti e a non indebitarsi ulteriormente, la liquidità cala.
C’è poi un altro mezzo per aumentare la liquidità, e per spiegarlo faccio un esempio.
Io possiedo 100 euro. La liquidità è data da tutto il resto + i miei 100 euro.
Caio mi chiede 100 euro in prestito, e mi rilascia una cambiale ad 1 anno per 105 euro.
La cambiale è un titolo esecutivo, ovvero alla scadenza può essere riscosso senza ulteriori passaggi, ma esso rappresenta anche un bene, di valore che cresce col tempo verso i 105 euro quando sia vicina la scadenza.
Essa può esser “scontata “ in banca ( se la banca conosce sia me che caio), in altri termini è un bene che può anche esser ceduto (venduto).
Così la liquidità totale è data da “tutto il resto” più i 100 euro in mano a Caio e più la cambiale in mano mia.
Nessuno vieterebbe che magari Sempronio manifestasse il desiderio di possedere lui la cambiale di Caio, me la chiedesse e in cambio mi desse una cambiale sua.
La liquidità globale a quel punto vedrebbe aggiungersi un altro pezzo dovendo sommare ai 100 euro , la cambiale di Caio, e quella di Sempronio, tutti titoli “commerciabili”.
Parlando di cambiali sembra che vi stia prendendo in giro, ma ho detto che era un esempio.
Le obbligazioni, sono a tutti gli effetti delle cambiali, ma c’è un intero mercato per esse.
I debiti immobiliari, sono altri titoli simili.
Quello descritto è un castello di carte costruito a volte su valori risibili, ma il guaio, come quello accaduto in conseguenza dei primi default dei subprime , è che tale castello cessa di esser commerciabile, ovvero oggetto di scambio, non appena sorga il dubbio che tali debiti non verranno onorati.
E questo è esattamente ciò che è avvenuto nel 2008, e ancora non è stato risolto, e non lo sarà finchè non si potrà appurare quanti e quali debiti non verranno onorati.
Liquidità di carta, costruita sui debiti il cui effetto si distribuisce sui mercati finanziari ( in effetti nessuno va a comprare il pane col libretto delle cambiali o con un pacco di obbligazioni), ma per capire l’entità del fenomeno aggiungete tutte le fatture a 90, 120 giorni che vengono “scontate “ in banca che corrispondono ad altrettanta liquidità contemporaneamente in mano all’acquirente della merce, ma anche del fornitore al quale la banca ha anticipato il pagamento della fattura.
Questo comunque resta un modo importante col quale il mercato stesso “inventa” liquidità, in modo indipendente dal sistema bancario.
Controllarne quindi l’entità giorno per giorno affinchè non varchi i limiti di accettabilità descritti sopra, non è un mestiere facile.

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