Re: Money from nothing

Inviato da  Ashoka il 30/3/2008 20:02:49
Citazione:
Asserisci che esiste un legame di quasi diretta proporzionalità tra aumento del PIL ed inflazione?
Vero ed anche ovvio.
Potresti usare un po del tuo prezioso tempo per spiegare meglio questo particolare in una nuova discussione o meglio ancora in un articolo. Sarebbe bene che gli utenti poco informati in economia conoscessero questo particolare non del tutto irrilevante.


Non ci va un articolo per capire che se misuri il PIL in lire (o euro) e nel frattempo le lire (o gli euro) sono raddoppiati anche il PIL, misteriosamente, aumenterà.

Citazione:
Era rimasto in sospeso questo discorso...
Perché non ci siano malintesi ti dirò esattamente ciò che penso perché so:

All'attivo dello stato patrimoniale vengono iscritti i crediti di un'azienda.
Al passivo dello stato patrimoniale vengono iscritti i debiti di un'azienda.

P.S. Prima di provare a dire che non è così informati bene.


Evidentemente qualche esame di Economia Aziendale non è sufficiente per essere “informato bene”.

Passivo ed Attivo di Stato Patrimoniale stanno ad indicare le fonti (il passivo) dei fondi utilizzati dall’azienda e gli impieghi (l’attivo).

Tra le fonti ci sono evidentemente anche dei debiti e tra gli impieghi dei crediti ma non solo.

Infatti, se prendiamo uno stato patrimoniale di un’azienda a caso, possiamo notare come all’attivo compaiano ovviamente le immobilizzazioni (impianti, terreni, partecipazioni finanziarie, etc.), il circolante (la cassa! Il magazzino) e sì, anche dei crediti verso i clienti che non hanno ancora pagato

Ed al passivo? Vediamo.

C’è il Patrimonio Netto (tra cui il Capitale dell’azienda), le riserve legali e statutarie, l’Utile d’esercizio (l’agognato profitto! Sarà un debito anch’esso?), fondi vari ed anche dei famigerati debiti verso le banche e, udite udite, l’erario.

Quindi è chiaro che scriverai i debiti nello Stato Patrimoniale al passivo in quanto rappresentano delle fonti di finanziamento così come i crediti li troverai all’attivo in quanto impieghi ma questo non vuol dire che il Passivo rappresenti i debiti e l’Attivo i crediti.

***

Citazione:
L'analisi che Pierluigi Paoletti fa è ovviamente parziale. Partendo da quel semplice grafico si possono fare molte altre considerazioni.

Ad esempio si può capire il benessere diffuso precedente al 1992.


Forse il boom speculativo degli anni ’80 scoppiato nell’89 con conseguente crisi avrà qualcosa a che vedere con ciò? Forse il fatto che il governo del “compromesso storico” abbia speso a pioggia senza alcun ritorno indebitando la generazione successiva avrà qualcosa a che vedere con ciò? Forse che con leggi come quella sulle pensioni (Legge Scotti) si è deciso di salvare la “tensione sociale” oggi indebitando tutte le generazioni future avrà qualcosa a che vedere con ciò?

No, secondo Paletti è colpa del Signor Aggio. Date la stampante allo Stato e staremo tutti bene.

Citazione:
Dal grafico di prima vediamo un primo picco inflazionistico dal '71 al '74. L'inflazione poi riprende a salire nel '75.
Ma chi era colpito da quell'inflazione?
I redditi di quali persone venivano erosi?
Paradossalmente l'inflazione si comportava in quegli anni come un mezzo di ridistribuzione di ricchezza dai ricchi verso i poveri.


Te l’ha detto la fatina buona del frigo? L’inflazione negli anni ’70 ha colpito tutti ed in particolare chi aveva meno o un reddito fisso. Basta con sta stronzata dell’inflazione che ridistribuisce ai poveri..

Citazione:
Cominciamo con lo spiegare perché l'inflazione (o iperinflazione in certi casi) di quel periodo favoriva i redditi salariati che sono poi quelli bassi a discapito di chi possedeva i grandi capitali.


Ed infatti gli operai negli anni ’70 erano tutti felici e contenti e non c’era tensione sociale.

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