Re: OLOCAUSTO PALESTINESE

Inviato da  perspicace il 29/7/2014 13:04:56
La Striscia del petrolio tra Israele e gli arabi


Una delle possibili vere cause del conflitto sulla Striscia di Gaza potrebbero risalire al luglio 2007, quando Tony Blair, inviato speciale del cosiddetto quartetto (Onu, Ue, Russia e Usa) avviò dei negoziati tra palestinesi e israeliani, al fine di arrivare ad un accordo che permettesse un utilizzo regolamentato dei cosiddetti giacimenti “Marine 1” e “Marine 2”. Il premier dell’autorità palestinese si accordò con Blair perché la British Gas anticipasse il pagamento dei diritti acquisiti dall’a utorità palestinese su un conto inglese e che questo denaro fosse utilizzato per lo sviluppo della Striscia di Gaza. Il generale Moshe Ya’alon allora capo di Stato maggiore dell’esercito israeliano reagì accusando Hamas di essere il vero destinatario di questo finanziamento occidentale. L’a ttuale offensiva israeliana risponderebbe quindi a diversi obiettivi.

Il nuovo presidente egiziano al-Sisi, ha ingaggiato come consulente Blair che, allo stesso tempo, lavora per il Quartetto che ha cercato di rinegoziare gli accordi del 2007 togliendo diritti ai palestinesi su spinta israeliana. Questo nuovo scenario ha il risultato di incentivare l’offensiva per eliminare Hamas da Gaza. Ancora una volta Hamas sembra in qualche modo accondiscendere alla voglia di Israele di eliminare ogni presenza palestinese da Gaza e spostare l’intera comunità nel Sinai egiziano, cosa che a suo tempo trovò l’opposizione di Mubarak. Ora al-Sisi, suo “sostituto”, sembra avere opinione differente. Ciò spiegherebbe l’accanimento estremo che Israele sta usando dopo aver invaso la Striscia. L’invasione rispetta in maniera puntuale il progetto di Moshe Feiglin, vice presidente della Knesset e membro del Likoud

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TALE PIANO si articolerebbe in fasi, a iniziare dall’ultimatum alla popolazione, che intimerebbe di lasciare Gaza e di trasferirsi nel Sinai; l’attacco scatenato dalle forze armate in tutta Gaza con maggior forza possibile e la conquista dell’intero territorio, costringendo la popolazione civile all’esodo verso il Sinai, fino alla sovranità totale israeliana su Gaza.

La riuscita dell’ope -razione garantirebbe maggior pace per tutti gli israeliani che vivono lungo la fascia costiera fino a Tel Aviv, quindi i turisti, che non subirebbero più le minacce dei missili e, soprattutto, si compirebbe il progetto di utilizzo totale da parte di lsraele – già impegnato nel riconoscimento sullo sfruttamento dei grandi giacimenti subacquei di gas, il maggior dei quali chiamato “Leviatano”, in acque disputate a metà strada tra Cipro e le coste asiatiche -dei vasti giacimenti di greggio e di gas che sono stati trovati nelle acque antistanti Gaza e che attendono così di essere utilizzati come Blair ha recentemente “ritoccato” contrattual -mente, nel suo doppio ruolo di mediatore delle forze multinazionali, seppur stipendiato come consulente del Cairo dagli Emirati del Golfo Persico

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