Re: Elezioni Europee: M5S o partiti NO EURO?

Inviato da  DaemonZC il 26/5/2014 23:14:06
Citazione:
Citazione: anakyn ha scritto: Io (e molti altri) siamo in grado di argomentare e documentare che il debito pubblico s'impenna immediatamente dopo il Divorzio mentre prima era sostanzialmente stabile.[...] Grazie tante, come ripetuto più volte, se c'è qualcuno obbligato a comprarti i titoli, gli interessi restano bassi per forza, ma quello che guadagni in debito pubblico lo perdi in inflazione (inoltre si tratta di un trucco contabile disonesto) e si ritorna a quello che dicevo io stamattina: dei 2 numeretti l'uno, o il debito pubblico o l'inflazione.


Infosauro:

Certo, gli interessi restano bassi...e che c'è di male?

nell'immagine che segue sono rappresentati gli andamenti dell'inflazione dal dopoguerra ad oggi:



La classe accademica ha subito un lavaggio del cervello mediatico tanto da far considerare l'inflazione come il Nemico Pubblico Numero 1 (ma non erano le banche una volta?)

L'Inflazione (aumento) non è solo aumento di massa monetaria, ma è aumento del PIL, diminuzione dell'offerta, aumento dei prezzi dei beni importati, e così via contanto una serie interminabile di variabili ed iterazioni tra esse. E' quindi difficile poter dire: l'Inflazione è cattiva. Ci sono vari tipi di inflazione.

Se fai piovere delle briciole di pane per 6 ore al giorno su una colonia di formiche, (inflazioni il cibo), non penso dovrai assistere ad un suicidio di massa della colonia. Piuttosto ad una crescita della popolazione fino al massimo fisiologico della specie.

Tornando agli umani, quando tu dici che la ricchezza la devi sottrarre per via dell'inflazione, penso non sia del tutto esatto, infatti dal 1960 al 1981, fino al 1990 assistevamo ad uno dei periodi economicamente più floridi per questo paese.
Questo è un dato in scala reale di quello che succede con un INFLAZIONE AL 25%, nessun suicidio, al contrario di oggi.

Riposto questo articolo:

http://wopmagazine.com/blog/2013/10/13/cera-una-volta-in-italia/

di cui riporto un passaggio che ci interessa particolarmente:

Citazione:
“Il lento “aggiustamento” dell’economia italiana e l’ingresso nell’area dell’euro” N.B. I dati che seguono sono riferiti al periodo 1960/1990 La crescita ricalcolata nella nuova contabilità nazionale contraddistingueva l’economia italiana da un aumento del 4%, più alto di tutti gli altri paesi industrializzati (escluso Canada). Secondo quanto emerge dalla nuova contabilità l’Italia nel periodo compreso tra i due shock petroliferi ha costantemente mantenuto come già nel 1960/68 una posizione di primato tra le grandi economie europee. Se poi si aggiungono al quadro i risultati relativi all’occupazione risulta che l’Italia ha prodotto nuovi posti di lavoro a ritmi nel complesso superiori a quelli degli altri paesi europei. Nella dinamica della produttività, con riferimento sia al sistema nel suo complesso che al settore manifatturiero, per tutto il periodo 1960/1990 si conferma un maggiore dinamismo dell’economia italiana rispetto alle maggiori economie europee. Per quanto riguarda i dati relativi agli investimenti fissi lordi e all’accumulazione, l’Italia viene nuovamente a occupare il primo posto tra i maggiori paesi europei <…>
Appare legittimo stabilire una correlazione tra la forte crescita della produttività in Italia e la vivacità del processo di accumulazione <…> I dati disponibili sulla formazione dei profitti lordi colloca ancora una volta l’Italia in una situazione di primato, con livelli nettamente superiori a quelli prevalenti nei maggiori paesi industrializzati (ad eccezione del Giappone), questo anche depurando i dati dalla componente degli oneri finanziari…Anche nel risparmio delle famiglie l’Italia occupa una posizione di primato tra i maggiori paesi industrializzati. Si può ipotizzare che la brillante crescita italiana nel periodo 1960/90 sia correlata alla più elevata propensione a investire. Inoltre vanno sottolineate l’alta propensione al risparmio delle famiglie e la profittabilità delle imprese. La svalutazione reale della lira stimola le esportazioni mentre le politiche monetarie accomodanti assecondano una crescita degli investimenti di rilevanti proporzioni. Sintetizzando le posizioni dei diversi studiosi si potrebbe affermare che il brillante comportamento dell’economia italiana nel periodo considerato sia dovuto a:

a) Il dinamismo delle piccole e medie imprese
b) Le politiche economiche operate sul finire degli anni ’80
c) Il nuovo quadro delle relazioni industriali venutosi a creare a partire dalla vertenza FIAT del 1980″


QUESTI sono dati registrati con un INFLAZIONE AL 25%, CHE ha permesso l'accumulazione di risorse da parte della popolazione:

"Appare legittimo stabilire una correlazione tra la forte crescita della produttività in Italia e la vivacità del processo di accumulazione"

La GUERRA all'inflazione e al debito pubblico è la GUERRA alla ricchezza del popolo e alla sua sovranità.

Un popolo povero, dipendente, depresso e stanco, è un popolo assoggettabile.

Un Popolo composto da professionisti indipendenti, capitani d'impresa, industriali, liberi professionisti, e sostanzialmente una GRANDE CLASSE MEDIA, è un popolo incontrollabile, perchè indipendente.

Il futuro lo vogliono BiClasse. Una enorme classe povera, costretta a vivere PER lavorare, 12 ore al giorno, dipendenti di enormi multinazionali di proprietà di quelle 3 o 4 famiglie che conosciamo. Dominata quindi da una elitaria classe dirigente (modello 4° Reicht)

Messaggio orinale: https://old.luogocomune.net/site/newbb/viewtopic.php?forum=45&topic_id=7675&post_id=255907