Re: se Grillo io fossi....

Inviato da  DrHouse il 29/3/2013 20:38:24
Citazione:
DjGiostra:
Detto da uno che ha votato chi per 20'anni ha massacrato questo paese in allegra compagnia
con chi avrebbe dovuto fare opposizione e' il colmo dedi colmi..
"togliti la pagliuzza dall'occhio" disse polifemo con la trave nell'okkio !!

Anche se fossero il 10% sono 20 spanne sopra ai parlamentari che per 20'anni
hanno massacrato questo paese il allegra compagnia tra di loro col tuo consenso…

Sinceramente, Damiano, credo sia ora di smetterla con l'argomento "La colpa è vostra", usato a piene mani dall'universo M5S in tutte le sue sfaccettature e tutti i suoi canali (dal leader, ai media vicini al M5S fino ai suoi sostenitori sparsi sulla rete). Che, cioè, gli elettori di PD e PDL sarebbero i responsabili dell'attuale sfascio del paese per aver votato per 20 anni politici disonesti e incapaci. Argomento tanto arrogante quanto statisticamente insostenibile (come sto per dimostrarti). Che lo faccia Grillo lo posso anche accettare. Infondo, fa parte della sua strategia di raccogliere consensi dagli scontenti di tutti i partiti. Ma che venga ripetuto a pappagallo qui dentro lo accetto molto meno.

Tralasciamo il ricorso all'archetipo della colpa, antico quanto potente strumento per estorcere decisioni forzate dall'interlocutore, degno del peggior Cattolicesimo da Inquisizione. Se siamo messi così, la colpa è tua, ora fai quello che ti dico! Metodo antico, ma ahimè, sempre in voga e sempre efficace. Concentriamoci piuttosto sui dati. Guarda, non ti posterò molti link, perché per essere preciso dovrei postarne qualche decina e mi fa onestamente fatica. Spero tu ti fidi sulla parola e comunque puoi verificare tutto da solo con una breve ricerca.
Iniziamo dicendo che la percentuale di astenuti dal 2008 al 2013, non è diminuita, ma aumentata. Dall'80,5% di votanti aventi diritto nel 2008 si è scesi al 75,2% nel 2013. Già questo dato da solo ti fa capire che gli elettori del M5S non possono venire tutti dal partito degli astenuti e non possono essere piovuti tutti dal cielo il 24-25 febbraio scorso come se prima non esistessero. Se è vero infatti che per il M5S hanno votato diversi elettori che prima non si recavano alle urne, è anche vero che questo processo è stato compensato e ribaltato da altri elettori che avevano votato nel 2008, ma si sono astenuti a questo giro. Tant'è che nel 2013 gli astenuti sono stati ben 11,6 milioni, nel 2008 solo 9,5 milioni: una crescita di oltre 2 milioni. E nemmeno bastano a spiegare il fenomeno M5S i circa 3 milioni di giovani che quest'anno si sono recati alle urne per la prima volta (per la precisione: 2.932.579). Sappiamo che un'alta percentuale di loro ha votato M5S, ma anche se lo avessero votato tutti (e ovviamente non è così), sono comunque molti meno dei quasi 8,7 milioni che il partito di Grillo ha raccolto complessivamente alla fine. Comunque la si rigiri, è evidente, quindi, che la grande maggioranza degli elettori di Grillo viene da ex-elettori di altri partiti.

Alcuni istituti demoscopici si sono soffermati a studiare più a fondo la provenienza dei voti M5S. I numeri ovviamente oscillano tra un istituto e un altro, il che è normale visto il tipo di sondaggio. Per Tecnè, ad esempio, degli 8,7 milioni che hanno votato M5S, oltre 2,5 milioni provengono dal serbatoio elettorale del "centro-sinistra", 3,1 milioni da quello del "centro-destra" e solo 2 milioni dall'astensionismo. Per Renato Mannheimer solo il 20% degli attuali elettori del M5S proviene dall'astensionismo registrato nel 2008. Il 21% viene dal PD, il 19% dal PDL, il 5% dall'IDV. Sempre secondo Mannheimer, su 100 elettori che si erano astenuti nel 2008, 75 si sono di nuovo astenuti, 3 hanno deciso di votare PD e altrettanti il PDL, solo 1 ha votato rispettivamente per Lega Nord e Fermare il declino, mentre ben 17 sono quelli che hanno deciso di tornare alle urne per votare M5S. Anche questo dato ti conferma che Grillo ha indubbiamente pescato molto tra gli astensionisti tradizionali, ma non più del 20% viene da lì. La fetta più grossa dei suoi elettori viene da ex-elettori di PD, PDL, Lega e IDV.

Interessante anche l'analisi dei flussi elettorali a livello locale che ha fatto l'Istituto Cattaneo:
Citazione:
Possiamo dire che nel Centro Nord Grillo ha preso voti soprattutto dall'area di centrosinistra e dalla Lega». A Brescia, per esempio, il 30% di chi ha optato per Grillo in passato aveva dato il proprio voto alla Lega, una percentuale che arriva al 46% a Padova. A Torino il 20% di voti ai grillini proviene da ex elettori dell'Italia dei valori e costituisce i tre quarti dei consensi dei dipietristi nel 2008. Nel Sud, osservano ancora, «la situazione è meno netta ma sembrerebbe prevalere un contributo maggiore dal centrodestra». E i motivi che hanno spinto a un cambio di campo sarebbero, ipotizzano quelli del Cattaneo, «l'indignazione morale nei confronti della politica che è più diffusa nell'elettorato del Pd che in quello del Pdl.
http://archiviostorico.corriere.it/2013/febbraio/28/Cosi_voto_nove_citta_emorragia_co_0_20130228_8b0215b0-816f-11e2-bf60-0419e48ab5d9.shtml

Nella maggioranza delle città prese in esame il principale tributo al partito di Grillo e Casaleggio è stato versato dal PD. Questo vale soprattutto nel centro-nord come a Torino dove il 37% dei voti grillini proviene dal PD, a Brescia il 32%, per salire ancora a Bologna (48%) e Ancona (47%) e impennarsi a Firenze (58%). Unica eccezione Padova dove il principale portatore di voti al M5S è stata la Lega. A Napoli stesso dato del centro-nord col 44%.
Nelle zone cosiddette "bianche", il M5S si è avvantaggiato soprattutto della debacle leghista. A Brescia addirittura il 30% di coloro che hanno votato M5S, nel 2008 avevano votato Lega Nord, e questa percentuale è ancora più alta a Padova (46%).
Anche l'Italia dei valori ha ceduto al M5S fette consistenti del suo elettorato. A Torino il 20% dei voti del M5S proviene dall'IDV e questi rappresentano il 75% dell'intero elettorato del partito di Di Pietro nel 2008. Tale tendenza è marcata anche a Brescia (7%), Padova e Bologna (12%), Ancona, Napoli e Reggio Calabria (9%).
Più contenuto l'apporto di quella che Cattaneo definisce "sinistra radicale" (PRC, PdCI, SD, Verdi, Sinistra critica, PCL). A Padova, Napoli e Reggio Calabria l'8% dei voti presi dal M5S proviene dalla "sinistra radicale", a Torino e Ancona il 6%, a Bologna e Firenze il 5%, a Brescia il 3%.
Particolarmente significativo l'afflusso di voti verso il M5S proveniente da quella che Cattaneo definisce "destra radicale" (La Destra-Fiamma tricolore, Forza nuova). Si tratta di flussi contenuti perché provenienti da partiti di modesta entità elettorale, ma rilevabili in tutte le città. Per esempio a Napoli e Catania fra il 25 e il 35% dell'elettorato proveniente dalla "destra radicale" ha votato quest'anno M5S.
http://www.pmli.it/dovepresovotiM5S.htm


Non credo ci sia bisogno di aggiungere altro. Al netto di giovani al primo voto ed ex astenuti, circa il 70% degli attuali elettori del M5S viene da ex elettori di quei partiti che secondo te e Grillo sono responsabili dello sfascio italiano. Al che si impone una domanda. Ammesso sia vero il tuo assioma (la colpa è degli elettori e non dei partiti, su cui molto ci sarebbe da dire), perché la colpa non la distribuisci anche sugli elettori di Grillo che prima votavano per quegli stessi partiti? No, davvero, vorrei tanto capire qual è la ratio che sottende a questa argomentazione. Se è vero che votare quei partiti è delittuoso, come sostenete, la cosa vale anche per i grillini che fino a ieri votavano PDL, PD, Lega ecc. oppure esiste per loro una sorta di speciale salvacondotto morale? Cioè, mi volete dire che basta aver votato M5S a questo giro per lavarsi la coscienza?

Mah, è una delle tante argomentazioni che mi tocca leggere ultimamente qui dentro e che francamente fatico molto a prendere sul serio. Ma ancora una volta sarà colpa mia che non capisco un cazzo.

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