Re: Berlusconi e la minorenne

Inviato da  redna il 31/10/2010 11:00:07
"Non ho niente da aggiungere...."
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"Non ho niente da aggiungere a quanto ho già detto". È l'unico messaggio che filtra. Ha già detto tutto in almeno tre occasioni e non erano parole banali da velina ingrata come venne liquidata dai giornali del marito. È sufficiente andare rileggere quelle parole. Le prime apparvero nella lettera mandata a "Repubblica" e pubblicata il 31 gennaio 2007, qualche giorno dopo la battuta rivolta a Mara Carfagna da Berlusconi durante la premiazione dei Telegatti: "Se non fossi già sposato ti sposerei subito e con te andrei ovunque". Scrisse Veronica Lario quasi quattro anni fa: "Sono affermazioni che interpreto lesive della mia dignità e che per l'età, il ruolo politico e sociale, il contesto familiare (due figli dal primo matrimonio e tre figli dal secondo) della persona da cui provengono, non possono essere ridotte a scherzose esternazioni". Il secondo intervento è un comunicato inviato all'Ansa alla fine di aprile del 2009, dopo la festa per Noemi a Casoria. È la denuncia del "ciarpame" politico: "Voglio che sia chiaro che io e i miei figli siamo vittime e non complici di questa situazione. Dobbiamo subirla e ci fa soffrire. (...) Qualcuno ha scritto che tutto questo è a sostegno del divertimento dell'imperatore. Condivido, quello che emerge dai giornali è un ciarpame senza pudore, tutto in nome del potere". La terza occasione è un verdetto sulla propria vita coniugale, l'intervista a questo giornale con la quale il tre maggio 2009 annuncia il divorzio: "La strada del mio matrimonio è segnata, non posso stare con un uomo che frequenta le minorenni. Io ho cercato di aiutare mio marito, ho implorato coloro che gli stanno accanto di fare altrettanto, come si farebbe con una persona che non sta bene". Due giorni dopo a "Porta a Porta" il premier attaccò la moglie e pretese le sue scuse affermando davanti a milioni di spettatori: "Non è vero che io frequento minorenni, Veronica dovrà ammettere di essere incorsa in un errore". Mentre montava lo scandalo di Noemi, scoppiava a Napoli l'emergenza rifiuti. A un anno di distanza si affaccia sulla scena un'altra minorenne, Ruby, e Berlusconi vola di nuovo da Bertolaso in Campania per affrontare la rivolta dell'immondizia. Solo una coincidenza, forse. Ma è anche questa immagine che convince Veronica a tacere, a stare fuori dal "ciarpame".

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e anche il Vaticano in questa vicenda vede un suo tornaconto:

il prezzo del perdono.......


Da un lata Silvio Berlusconi e il caso della minorenne marocchina Ruby e dall’altro i vescovi che insorgono. Le gerarchie ecclesiastiche tornano a intervenire negli affari italiani e chiedono sobrietà sull’ultimo scandalo che ja coinvolto il premier. Alzano il prezzo del perdono, insomma, per Berlusconi che qualche giorno fa ha fatto sapere di cercare mezzo punto di Pil per le scuole cattoliche oltre che per i militari.

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