Re: critica (?) all' astensionismo

Inviato da  Rickard il 30/3/2010 11:42:48
Citazione:
Aumenta la contraddizione, così: opportunisticamente, se l'astensionismo è utile tanto astensionismo è PIU' utile.
Essendo impossibile sapere chi si è astenuto per attivismo e chi per menefreghismo, l'astensionismo disinformato è dannoso solo se anche quello informato lo è.

Non c'é contraddizione. l'astensionismo disinformato è inutile non perché astensionismo, ma perché disinformato. L'astensionista disinformato è tale perché sfiduciato e/o perché non gliene frega niente. è su di lui che farà effetto la comparsa dell'uomo nuovo, mentre ci sono maggiori possibilità che un astensionista informato lo riconosca per quello che è: lo stesso tizio di prima con una faccia diversa. E comunque sottolinei una cosa che io provo a dire da tempo nonostante le accuse di tanto-non-cambia-nientismo: non si può sapere perché la gente non vota. Puoi sapere in quanti non hanno votato, ma non puoi sapere perché. Se chi non vota lo fa solo per inerzia e per disinteresse, onestamente sul lungo (ma anche sul breve) periodo quali effetti ci si può aspettare da questa "forza"? Non è un gruppo di cittadini intenzionati (sia pure con metodi diversi ma pur sempre intenzionati) a cambiare le cose, è un'informe ameba che scivola placida per le pareti del cesso in attesa di essere spazzata via dall'ennesimo colpo di sciacquone.

Citazione:
Io te ne posso trovare diverse in cui il popolo ha recepito positivamente il cambiamento, pur non partecipando direttamente all'abbattimento del sistema pre-esistente.
E *questo* era il punto: fai la tua rivoluzione e la doni a chi? A gente che non è preparata a ricevere questo dono e, invece di ringraziarti, vorrà riprodurre il sistema.

Molta gente in realtà lo condividerebbe, ma semplicemente lo ritiene "impossibile". Se messi davanti alla concreta possibilità di liberarsi da quell'ente che ti minaccia per le tasse, ti sbatte in galera e decide cosa tu puoi fare e cosa no credo che reagirebbero positivamente più di quanti si immagini.

Citazione:
Già. Ma loro sbagliano i calcoli talvolta. E puoi avere periodi di maggiore o minore consapevolezza diffusa che aiutano il tuo piano rivoluzionario.
Tu preconizzi il cambiamento violento come unica possibilità, io no.

E chi l'ha detto? Ma credi che a me "piaccia" l'idea di un cambiamento violento così ho la scusa per sparare a qualcuno o per menare le mani? La considerazione (necessità a un certo punto di usare anche la violenza) sta ne fatto che il sistema non accetterà di essere messo da parte pacificamente, come ogni organismo lotterà per sopravvivere, ricorrendo a qualunque mezzo, violento e non, per reprimere chi lo minaccia.
L'inghilterra non se ne è andata dall'India a causa di Gandhi. Le Marce del Sale hanno fatto brodo, ma non sono state determinanti. Questo per dire che il mito di un radicale cambiamento completamente non-violento è, purtroppo, un'utopia.

Citazione:
Ma tu vuoi regalarla alle masse inconsapevoli e forse immeritevoli

Io non voglio regalare la libertà a nessuno. Mi piacerebbe ottenere la mia, di libertà, tanto per cominciare (sono anch'io, come tutti, uno schiavo del sistema). Starà alle persone, una volta liberate dallo stato e messe in condizione di scegliere il loro sistema di vita, decidere se rivogliono il leviatano che gli succhiava il sangue o se vogliono provare ad autodeterminarsi. Poi facciano quello che vogliono, basta che non tornino a bussare alla mia porta chiedendomi di partecipare al loro teatrino.

Messaggio orinale: https://old.luogocomune.net/site/newbb/viewtopic.php?forum=45&topic_id=5687&post_id=163042