Italianistan

Inviato da  Pispax il 19/3/2010 1:56:26
Ultimamente siamo sommersi da rivelazioni che rendono di facile comprensione a tutti, anche ai più distratti, come oggi la democrazia italiana sia fatta oggetto di parecchi abusi.

Specifico: parecchi abusi IN PIU' rispetto a quelli a cui siamo tristemente abituati.



Il mio Presidente del Consiglio si fa fare interviste accomodate e nel frattempo cerca con tutte le sue forze, riuscendoci, di oscurare ogni programma che lo critica.

Le leggi "salvaprocessi" vengono approvate con procedure della massima urgenza.
La giustificazione dell'urgenza è che "Abbiamo dovuto fare in fretta perché così poi potremo rapidamente occuparci anche dei gravi problemi del Paese".

(Ma se sono problemi così gravi, non era meglio risolvere urgentemente prima QUELLI?)

Ogni giorno si assiste ad attacchi feroci verso ogni istituzione che non si affretta a compiacerlo. Un evergreen è la Magistratura; ma anche il Presidente della Repubblica, la Corte Costituzionale. il TAR..
E visto l'assoluto controllo che Berlusconi ha sulla quasi totalità dei media, questa roba ha sempre il massimo rilievo.



Verrebbe da chiedersi il perché di questo sforzo nel distorcere le regole democratiche

(Ricordo che le "regole democratiche" si possono riassumere in due questioni: massimo della lealtà nella competizione elettorale, ovvero correttezza d'informazione, e bilanciamento dei poteri fra governo e altre istituzioni)



In questi giorni sono stati pubblicati i redditi 2009 dei parlamentari.
Alla testa della classifica stanno Berlusconi (che in un solo anno di governo e nonostante la crisi economica ha aumentato di ben 10 milioni i suoi redditi personali, quasi raddoppiandoli) e gran parte dei suoi avvocati, cioè quelli che nei ritagli di tempo fanno i parlamentari.


Questo fa tornare alla mente una brutta parola: "conflitto d'interessi".

Purtroppo non la possiamo più utilizzare. Chiunque la usi si sta dichiarando espressamente comunista, quindi antiberlusconiano a prescindere.


E allora non utilizziamola.
Pubblico una cosa che ho ricevuto per email.
Io l'ho trovata raccapricciante: fino a quando non ci si pensa non si riesce a focalizzare la cosa




“Salve, sono un cittadino dell´Italianistan.



Vivo a Milano 2, in un palazzo costruito dal Presidente del Consiglio.

Lavoro a Milano in una azienda di cui è mero azionista il Presidente
del Consiglio.

Anche l´assicurazione dell´auto con cui mi reco a lavoro è del
Presidente del Consiglio, come del Presidente del Consiglio è
l´assicurazione che gestisce la mia previdenza integrativa.
Durante il viaggio ascolto canzoni trasmesse dalla radio del Presidente
del Consiglio.

Mi fermo tutte le mattine a comprare il giornale, di cui è
proprietario il Presidente del Consiglio.
Anche il settimanale che leggo con calma ogni domenica è di sua proprietà.

Quando devo andare in banca, vado in quella del Presidente del Consiglio.



Al pomeriggio, esco dal lavoro e vado a far spesa in un ipermercato
del Presidente del Consiglio, dove compro prodotti realizzati da
aziende partecipate dal Presidente del Consiglio.



Alla sera, se decido di andare al cinema, vado in una sala del
circuito di proprietà del Presidente del Consiglio e guardo un film
prodotto e distribuito da una società del Presidente del Consiglio
(questi film godono anche di finanziamenti pubblici elargiti dal
governo presieduto dal Presidente del Consiglio).



Se invece la sera rimango a casa, spesso guardo la TV del Presidente
del Consiglio con decoder prodotto da società del Presidente del
Consiglio, dove i film realizzati da società del Presidente del
Consiglio sono continuamente interrotti da spot realizzati
dall´agenzia pubblicitaria del Presidente del Consiglio.



Soprattutto guardo i risultati delle partite, perché faccio il tifo
per la squadra di cui il Presidente del Consiglio è proprietario.



Quando non guardo la TV del Presidente del Consiglio, guardo la RAI, i
cui dirigenti sono stati nominati dai parlamentari che il Presidente
del Consiglio ha fatto eleggere.

Allora mi stufo e vado a navigare un po´ in internet, con provider del
Presidente del Consiglio..



Se però non ho proprio voglia di TV o di navigare in internet, leggo
un libro, la cui casa editrice è di proprietà del Presidente del
Consiglio.


Naturalmente, come in tutti i paesi democratici e liberali, anche in
Italianistan è il Presidente del Consiglio che predispone le leggi che
vengono approvate da un Parlamento dove moltissimi dei deputati della
maggioranza del Presidente del Consiglio sono dipendenti ed avvocati del Presidente del Consiglio




... che governa nel mio esclusivo interesse."


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