Re: Disapprova maniere dei poliziotti su immigrati: arrestato.

Inviato da  florizel il 28/8/2008 13:53:03
Ivan
Citazione:
Semplicemente è stata gettata la maschera: certe cose erano da sempre nell'aria, ma non emrgevano

In parte sono d’accordo con te, spacconerie ed abusi di questo genere sono certamente il prodotto della svolta autoritaria del potere statuale, che con Napoli e Genova del 2001 (un anno decisivo, a quanto pare) ha avviato un processo repressivo ben più disinibito, che mal si accorda con la percezione che si aveva prima della “democratica gestione” degli eventi sociali.

In qualche modo, il comportamento delle forze dell’ordine riflette SEMPRE in pieno il tipo di politica intrapreso dalle istituzioni: se durante gli anni di piombo, ad esempio, le azioni repressive restavano generalizzate, la giustificazione era pur sempre la “difesa” degli ambiti democratici e della stabilità sociale. Anzi, faceva perfino comodo che nella società ci fossero “voci contrarie”, semprechè si esprimessero nell’ambito della “costituzionalità”: la cosa favoriva l’immagine democratica dello stato. Oggi parrebbe che anche questo tipo di pretesto abbia lasciato il posto al dilagare di una violenza tesa ad inibire qualsiasi schieramento e qualsiasi dissenso contro la decisionalità del potere.
Un dilagare di violenza (e di indifferenza per l’altrui esistenza) che si riflette a tutti i livelli sociali.
Ovvio che in questo clima chi indossa una divisa sarà ancor più di prima legittimato a “fare il suo dovere”.

Pike
Citazione:
Ricordo un tale energumeno che alla domanda "ma perche' sei comunista?" diventava improvvisamente violento perche' non sapeva che dire o come dirlo.

Forse non stiamo parlando della stessa cosa, Pike.
Credo che esista una differenza tra i “comunisti” allevati a “Capitale” e Che Guevara (ma pur sempre inquadrati nella logica della democrazia per quella che è tuttora e nell'ambito dell’inevitabilità dell’approdo istituzionale) di qualche decennio fa, quando “fare politica” era quasi d’obbligo e legittimato dalla presenza della sinistra “istituzionale” negli ambienti governativi, ed esserlo oggi: chi attualmente si schiera (anche senza essere necessariamente un comunista) non ha più interlocutori istituzionali, è ben più consapevole della vacuità e del ruolo funzionale al potere della sinistra “di governo”, e deve per forza aver fatto una scelta meno ovvia e più ragionata. Se un comunista, già prima, sapeva dire perché lo fosse, credo che oggi lo sappia ancor meglio. Non sto qui a prendere le difese dei “comunisti”, (figurati se da anarchica non ho dovuto fare i conti con questa parola) ma credo che etichettare con questo termine chiunque si manifesti contrario alla deriva del potere non faccia altro che dargli una mano nel reprimere chiunque e qualunque tipo di opposizione.

Nella fattispecie della militanza di Antonio Pedace, so per certo che si tratta di un movimento più prossimo al pensiero libertario che allo stereotipo “comunista”. Ma questo non fa nessuna differenza: quello che intendo affermare è che siamo al punto che oggi chiunque potrebbe essere arrestato se osasse mettere in discussione i metodi violenti del potere, e senza mezzi termini.

Citazione:
E vi stupite ancora?

Stupirsi no, ma credo che dovremmo difendere il sacro istinto a scandalizzarci, prima di essere fagocitati dalla logica della “normalità” di certi comportamenti.
In questo caso si tratta di immigrati, ma l’attacco è contro chiunque rappresenti un “pericolo” per l’assuefazione all’orrore e alla disumanità dilagante.

Citazione:
A me fin da piccolo era stato detto dai genitori (…) di evitare come la peste sbirri e carabinieri e, se proprio avevo bisogno di parlare con uno in divisa, di scegliere accuratamente solo i vigili urbani

Sai, ci sono casi in cui non puoi evitarli, e questi è uno di quelli. Io stessa, in passato, ho avuto dei problemi per aver difeso un immigrato dalle grinfie di elementi che, per primi, avrebbero meritato le menette ai polsi, e che tutt’oggi fanno i loro porci comodi alla faccia della stessa “legalità” istituzionale.
Quando assisti personalmente a violenze simili, che fai? Volti le spalle perché mammà e papà ti hanno detto di farti i cazzi tuoi? Buonanotte…
Senza parlare di quei casi in cui sei costretto allo "stretto contatto" con le divise (vedi Chiaiano e Vicenza, ad esempio).

D’altra parte, il fatto che anche i vigili urbani stiano dando sfoggio di “diligenza” dovrebbe condurci a delle più serie riflessioni.
Citazione:
Quel che veramente mi stupisce e' leggere che dai 21 ai 35 anni e persino a 36 o 37 nel Bel Paese non si e' ancora cresciuti, ma si e' considerati "ragazzi".
Ed ai ragazzi, suvvia, lo vogliamo lasciare qualche spazio per azioni immature e relativa comprensione?

E te la devi prendere con il funzionale paternalismo di certi ambienti, non certo con l’oggetto della discussione. Tra l’altro, converrai che anche limitarsi a stupirsi più per il linguaggio usato da certi organi di “informazione” che per l’evento in sé, nasconde qualche insidia. O qualche ulteriore esca a cui abboccare.

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