Re: Elezioni 2008: voto o non voto?

Inviato da  Rugito il 4/4/2008 23:35:54
So di essere una voce controcorrente, ma concordo appieno con Lilly.

Non sono tutti uguali. Padoa-Schioppa non è stato lo stesso ministero di Tremonti. Lui ha combattuto l'evasione fiscale, mentre Berlusconi ai 150 anni della Guardia di Finanza dichiarò che gli italiani facevano bene ad evadere le tasse. Calderoli se ne uscì ad un telegiornale con una maglietta con la vignetta satirica su Maometto, scatenando l'inferno in Libia. Il governo Berlusconi ha fatto approvare leggi che hanno salvato il suo Primo Ministro dal carcere, ha calpestato la Costituzione approvando una legge elettorale decisa con referendum. Non sto dicendo che il governo di sinistra non abbia fatto grosse porcate, le ha fatte eccome. Però c'è anche da dire che ha governato due anni con 3-4 voti di maggioranza al Senato, e con senatori estremamente irresponsabili che hanno fatto cadere il governo la prima volta, e ministri indagati per reati gravissimi che hanno lo hanno fatto cadere la seconda volta.

Mi fanno schifo molti politici, e altri di meno. Ma non è certamente per il fatto che loro sono incollati alla loro poltrona che non andrò a votare. Loro stiano pure attaccati alla loro poltrona, però nel frattempo prendono decisioni per me e per tutti noi. E sono decisioni che ci condizionano la vita. Berlusconi potrà fare solo una tragedia per questo paese. Veltroni ha dalla sua la possibilità di fare qualcosa di concreto, grazie anche al suo carisma e al fatto che sta decidendo di tagliare col passato, di rinnovare le liste elettorali eccetera. Operazioni di facciata, propaganda mediatica? Forse. Però perlomeno qualche nome eccellente è scomparso dalle liste, mentre da tutti gli altri fronti ci sono sempre i soliti noti. Detto ciò, io non voterò affatto PD perché sento di tradire gli ideali in cui credo facendolo. Anche se mi fanno vomitare, voterò il barcone brancaleonico bertinottiano. Per sperare di governare il PD sta cercando in tutti i modi di accaparrarsi i voti del centro, di quell'enorme strato di 35 milioni di cattolici italiani, per cui ha dovuto piegare decisamente a destra nella sua politica. A me non sta bene questo.

Non sono per nulla d'accordo sul fatto che siano tutti la stessa cosa, che i due schieramenti siano quasi identici, eccetera. Credo che Grillo capisca poco di politica, e che propini agli altri l'idea che qualunque accordo politico di qualunque natura tra due parti diverse sia un inciucio, sia qualcosa di sbagliato e negativo. La politica però è fatta di compromessi. Anche io vorrei che venissero tassati gli immobili del Vaticano. Ma avete idea di cosa significherebbe proporre una cosa del genere? Una specie di guerra civile... Putroppo, e dico purtroppo, non possiamo ignorare la nostra storia, non possiamo ignorare la collocazione geografica del Vaticano, non possiamo ignorare il Concordato. E questo lo sa bene chiunque spera veramente di governare questo paese. Lo stesso ragionamento si applica a tantissimi altri temi. Credo che bisogna ragionare in concreto, ovvero non pensare di proporre cose che non si possono proporre. Non vorrei che l'Italia stesse nella NATO, ma, ancora, che succederebbe se si proponesse? Sarebbe bene o male per il paese? Ancora: moltissimi dei nostri politici mi fanno schifo, e la qualità del dibattito politico è scesa drammaticamente nell'ultimo quindicennio. Sono tentato di non votare per manifestare il mio dissenso. Anzi, se fosse (e a quanto pare non lo è) possibile praticare la strada dell'astensionismo attivo, per cui secondo alcuni non si potrebbero poi assegnare i seggi, cosa succederebbe? Se tutti facessero così, se tutti non votassero o praticassero questa strada, avremmo un parlamento vuoto. E sarebbe veramente un bene per noi? Pensateci bene, e pensate a cosa succederebbe, e se potrebbe veramente essere un bene per questo paese. Io penso proprio di no.

Saluti.

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