Re: De Gennaro, ovvero la mano armata dello stato
Inviato da florizel il 13/2/2008 11:18:44
effeviemme
Citazione:
Qui trovi le informazioni relative.
Citazione:
Quello che scrive Freeman è assolutamente condivisibile.
Molti tra noi che si interessano alla questione (ma è percezione che diventa sempre più certezza anche per molti altri) ritengono che tutta l'operazione miri anche a creare divisione tra gli abitanti dei diversi luoghi preposti allo stoccaggio dei rifiuti. Dividi et impera, insomma.
Qui si fa fatica a far emergere la vera questione: il problema è che l'emergenza è voluta, e che SOTTO il problema del RIFIUTO URBANO si cela quello dei rifiuti TOSSICI, e di origine industriale.
Le zone riportate da Freeman sono davvero a vocazione agricola, ed accettare che vengano ricoperte dai rifiuti di Napoli è solo una parte del problema. Accettare quelli implica accettare anche i veleni dei rifiuti tossici.
I due discorsi vanno in parallelo.
Da segnalare che, a Napoli, a parte la ridondante propaganda, NESSUNA raccolta differenziata è ancora cominciata seriamente, e nei pochi casi in cui i differenti materiali vengono raccolti separatamente, non è garantito da NIENTE e da NESSUNO che vengano poi smaltiti altrettanto differenziatamente.
Il che significa che ci stanno prendendo per culo alla grande: da un lato la raccolgono differenziata, ma nessuno sa con certezza se quelle balle vengano trattate come materiale da riciclaggio o sversate insieme a tutto il resto.
Citazione:
c'è qualche articolo che pubblica dove sono i siti suggeriti dal prof. De Medici?
Qui trovi le informazioni relative.
Citazione:
hovisto che è piuttosto lontano da Napoli (...) perchè credo che se oltre che adatti sono anche comodi come stoccaggio, sarebbe "semplice" depositarvi quello che si sta raccogliendo, lasciando pulita la città, per poter cominciare al più presto la raccolta differenziata, avendo così anche con più calma il tempo di selezionare e separare quanto depositato nei siti sicuri senza dover utilizzare inceneritori come il nostro dell'ASM
Quello che scrive Freeman è assolutamente condivisibile.
Molti tra noi che si interessano alla questione (ma è percezione che diventa sempre più certezza anche per molti altri) ritengono che tutta l'operazione miri anche a creare divisione tra gli abitanti dei diversi luoghi preposti allo stoccaggio dei rifiuti. Dividi et impera, insomma.
Qui si fa fatica a far emergere la vera questione: il problema è che l'emergenza è voluta, e che SOTTO il problema del RIFIUTO URBANO si cela quello dei rifiuti TOSSICI, e di origine industriale.
Le zone riportate da Freeman sono davvero a vocazione agricola, ed accettare che vengano ricoperte dai rifiuti di Napoli è solo una parte del problema. Accettare quelli implica accettare anche i veleni dei rifiuti tossici.
I due discorsi vanno in parallelo.
Da segnalare che, a Napoli, a parte la ridondante propaganda, NESSUNA raccolta differenziata è ancora cominciata seriamente, e nei pochi casi in cui i differenti materiali vengono raccolti separatamente, non è garantito da NIENTE e da NESSUNO che vengano poi smaltiti altrettanto differenziatamente.
Il che significa che ci stanno prendendo per culo alla grande: da un lato la raccolgono differenziata, ma nessuno sa con certezza se quelle balle vengano trattate come materiale da riciclaggio o sversate insieme a tutto il resto.
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