oltre ad una mirata politica dissuasiva (inesistente in Italia) che tenti di prevenire tali abusi, rivolta direttamente verso le due istituzioni ove ciò sembra avvenire in misura maggiore: la famiglia e la Chiesa
Mi riferisco ad esempio a tutta quella cultura della lolita su cui ruota il mondo della televisione e dei media (veline, letterine, ecc...) in cui ragazze già di per sè giovani mostrano comportamenti erotici quasi infantili tali da sfruttare particolari instinti più o meno leciti nella eterogenea classe di telespettatori (per lo più maschi adulti).
Da un punto di vista nosografico, nel DSM IV (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali)la pedofilia è classificata all'interno delle parafilie. Secondo i criteri dl DSM IV, per potere parlare di pedofilia è necessario che il minore coinvolto nell'attività abbia meno di tredici anni, che sia prepubere, e il soggetto agente abbia più di 16 anni e almeno 5 anni più dell'oggetto delle sue attenzioni sessuali. Nello stesso manuale è specificatamente segnalato che NON vanno inclusi soggetti tardo-adolescenti che abbiano relazioni con soggetti di 12-13 anni.
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