Re: Ron Paul

Inviato da  andreg il 28/12/2007 22:59:22
Ashoka ha scritto:
Citazione:

# E' contrario all'aborto, che considera un omicidio. Ha proposto che venga riconosciuto nella Costituzione il concepimento come momento di inizio della vita umana. Nel frattempo, vuole devolvere ai singoli Stati la legislazione in materia, per sottrarla alla Corte Suprema e ai conflitti di giurisprudenza in atto.
# Ha votato contro la ricerca sulle cellule staminali embrionali.
# Ha votato contro la clonazione umana.
# E' contrario all'eutanasia, distinguendo dall'accanimento terapeutico.


Citazione:
il classico paolotto teo-taliban..


Pensa.. anch'io sono contrario all'aborto, alla clonazione ed all'eutanasia.. sono un teo-taliban?

La posizione di Paul è cmq personale. Ovvero è contrario all'aborto ed al fatto che vi sia una legge federale (di nuovo parola chiave: governo federale) che regoli tutti gli Stati Uniti. Soprattutto è contrario al che vi sia una legge che tassa tutti per finanziare con sussidi gli aborti.




[EDIT] Ti ho sistemato l'impaginazione - Ashoka

Citazione:
Se io taxpayer sono contrario all'aborto e devo pagare tasse che andranno a finanziarli mi incazzo, no? Tu sei felice di pagare tasse che vanno a finanziare la liberazione del Kaffiristan?

Vuole la soppressione totale delle tasse (federali, non dei singoli stati) sul reddito, da realizzarsi tramite un taglio radicale alle spese militari.

Citazione:
il taglio alle spese militari è positivo, ma per quanto riguarda sanità ed istruzione? per sua natura non sarà pro-welfare state..


Vuole la soppressione della income tax federale e per quanto riguarda l'istruzione vuole l'abolizione del "department of education" federale. Ovvero che siano i singoli Stati localmente a pensare a come organizzare l'istruzione.

Per quanto riguarda il welfare state è chiaro che è contrario! E' un libertarian. Cmq non vuole (anche perché non potrebbe) "abolire il welfare state" ma intende avviare un periodo di transizione in cui i tagli alle spese militari (ed intende via tutti i soldati americani da tutte le basi in tutto il mondo, compresa l'Europa) possano permettere agli Usa di non finire in bancarotta, permettendo a chi ha già pagato x la "Social security" di ricevere quanto gli era stato promesso ed ai giovani, se vogliono di uscirne.


Sono l'autore della sintesi delle posizioni di Ron Paul, e sono contento di trovare la discussione e soprattutto le precisazioni. Il fatto che io gestisca il blog su Ron Paul infatti non vuol dire che io ne sappia abbastanza, o più di altri.
In particolare trovo utile l'ultima che ho quotato sopra, sul welfare, perchè sul blog non ne abbiamo parlato.
Paul ha detto più volte "se smettessimo di spendere tanto in guerre inutili, pensate quanti poveri potremmo aiutare". Poi si tratta di vedere come si fa ad usare i soldi per aiutare i poveri: un sistema libertario puro credo che in età contemporanea debba ancora essere messo alla prova. E Paul stesso ha detto che per lui è "un modello ideale".
La posizione sull'immigrazione secondo me è molto importante: contiene in Paul un paradosso "anti-liberista" per come lo pensiamo di solito: i vari giuliani, mc cain etc, sono per la "libera" circolazione delle persone, un po' come in Europa (vedi rumeni).
Paul invece è un libertario che vede la sovranità nazionale come protezione dell'individuo dagli interessi oligarchici (che truccano le regole dell'economia e del lavoro) che favoriscono l'immigrazione dei disperati per calmierare il prezzo del lavoro. Chiudere ai messicani non è egoismo, ma è responsabilizzare il messico a far valere le ragioni della crescita del benessere dei suoi cittadini, anzichè "liberarli" sul mercato come una sovrapproduzione (di manodopera) a basso costo.
E il Wto e altre regole internazionali, poniamo sulle grandi opere, privilegiano sempre le grandi aziende transnazionali che operano in un circolo chiuso: forza-ottenimento di regole favorevoli-maggiore forza. Questo si oppone alla libera concorrenza, ad un libertarismo virtuoso, e allo sviluppo locale integrato di uno stato in tutte le sue componenti produttive (essenza di un federalismo-sviluppo).
Per cui il libertarismo in Paul si combina col federalismo e con la sovranità nazionale, l'opposto di un liberalismo senza regole, o con regole in mano ai più forti, che è il liberismo globale come lo viviamo adesso.

Aborto.
devo precisare una cosa che non ho scritto sul blog: Paul ha votato contro anche a leggi di sussidio pro-life e simili, per coerenza di metodo, ovvero a livello centrale devono stare garanzie costituzionali, e non leggi di spesa disparate.
ma non per questo desiste da una battaglia anti-aborto al 100%.
Non è corretto dire che una che vuole abortire "se lo paga in clinica". Se uno stato federato vieta l'aborto, non c'è clinica che tenga!
proprio ieri Paul è ritornato in pieno sul tema

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il suo favore per il ritorno agli stati della materia, qui è espressamente motivato dal fatto che essendo in vigore la sentenza federale che legalizza l'aborto in tutti gli Usa, lui tenta di impedire gli aborti almeno in quegli stati dove sarebbero illegali senza la vigenza della sentenza federale.
e d'altra parte lui ha già tentato di costituzionalizzare il diritto alla vita dal concepimento, così come si tutela l'innocente dall'omicidio.
questa è la posizione di Paul, persoanle quanto si vuole, ma sottoposta con chiarezza al popolo americano, Se lui giungesse alla nomination, non c'è dubbio che il tema salirà, e di molto, in un dibattito rovente insieme alla guerra, alla fed, al 2 emendamento.

Andrea
Italiani per Ron Paul
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