Re: Ron Paul

Inviato da  Dusty il 14/12/2007 13:51:42
Persino il sole24 si è accorto che esiste Ron Paul e gli dedica un articolo.

Per leggere l'articolo bisogna essere registrati ma è stato riportato sul sito di Italians for Ron Paul:
Il Sole 24 Ore - 9 Dicembre 2007

Ron Paul, il candidato che vuole abolire la Fed


di Riccardo Sorrentino

Attento, Bernanke... C'è una legge per abolire la Federal Reserve che giace al Congresso, e non l'ha presentata un deputato qualunque. Ron Paul non ha solo una lunga storia personale alle spalle, ma è anche un candidato alle primarie per le presidenziali Usa con il partito repubblicano; e oggi è primo nei sondaggi tra i delegati - gli straw polls - nei caucuses di Alabama, California, Georgia, Maryland, Missouri, Nevada, New Hampshire, New Jersey, New York (davanti a Giuliani), North Carolina, Oklahoma, Oregon, Pennsylvania, Washington e nel seggio per gli stranieri.L'HR2755...Il suo disegno di legge, l'HR2755, è molto semplice: «Entro un anno dalla data di approvazione di questa legge, il Board dei governatori della Federal reserve System, e ogni banca della Federal reserve sarà abolita». Alla fine dello stesso periodo, concesso per risolvere il problema dei dipendenti - da licenziare - e degli assets della Banca centrale - da cedere al Tesoro - sarà abrogato il Federal Reserve Act, la legge che regola l'autorità monetaria....

E LA COSTITUZIONE

Il motivo? La Costituzione americana, innanzitutto, di cui Paul vuole il rispetto assoluto, totale; e la Carta fondamentale (all'articolo uno sezione otto) prevede che sia il Congresso a «coniare moneta e regolarne il valore». Per Paul è un messaggio chiaro. «La moneta di valore reale, l'oro o l'argento, era chiaramente preferita dai Padri Fondatori, come mostrano i loro scritti e la Costituzione. La loro avversione per la cartamoneta nasceva dalla loro esperienza con i Continental (durante la rivoluzione, ndr) e la cartamoneta non convertibile coloniale».

UN CUORE LIBERTARIO

Non è però, per Ron Paul, una semplice questione di legittimità formale. Medico antiabortista, il candidato è anche un pacifista e un libertario - nemico quindi della legislazione di Bush contro il terrorismo - e un liberista, favorevole quindi alla libera vendita della droga. L'abolizione della banca centrale, per lui, è solo un primo passo. «Che sia la Federal reserve, il Congresso o i banchieri (attraverso il moltiplicatore dei depositi, ndr) a controllare il sistema monetario - ha scritto - non fa differenza. Tutti inevitabilmente fanno abusi, ed è per questo che noi abbiamo bisogno di una moneta controllata solo dal popolo. L'unica alternativa, morale, costituzionale ed economicamente produttiva è il gold standard con monete convertibili al 100%, che mette i cittadini al potere».

TRA ROTHBARD E MISES

Qualcuno lo definisce un anarcocapitalista, e il ritratto del caposcuola Murray Rothbard è appeso nel suo ufficio, ma la sua storia e i suoi programmi non confermano questa definizione. È un seguace, comunque, della scuola austriaca che trova in Ludwig von Mises (maestro di Friedrich von Hayek) il suo caposcuola negli Stati Uniti.

UN NO ALLA FIAT MONEY

Ron Paul vuole quindi che sia il mercato a definire i tassi di interesse, e crede che solo l'argento e l'oro - insieme alla moneta d'oro elettronica - possano essere usati come denaro. È nemico quindi della moneta emessa dalle Banche centrali (e dalle banche commerciali attraverso le riserve parziali) senza un sostegno reale.

QUANDO MORÌ IL DOLLARO

Le sue idee potrebbero essere condivise anche da un radicale di sinistra. «Quando Nixon dichiarò che i possessori stranieri di dollari non potevano più scambiarli con l'oro - ha scritto - il gold exchange standard giunse a una miserevole fine. Questa ha reso possibile l'inflazione che ha finanziato la guerra in Vietnam e la Grande società, insieme a massicci cattivi investimenti aziendali. Il peggio, però doveva ancora venire. Il dollaro morì quel 15 agosto 1971, e dopo quella data, non ha un valore indipendente per nessuno. Le nuove regole, con il dollaro che è semplicemente una moneta fiduciaria, furono accompagnate da un'inflazione anche maggiore e da turbolenze economiche, e hanno creato le condizioni per una totale perdita di fiducia nel dollaro».

LA SCUOLA AUSTRIACA

Non sono idee originali. Tutti gli economisti della scuola austriaca hanno un'idea eterodossa dei cicli economici, secondo loro causati da un eccesso di liquidità che altera il valore dei beni lanciando segnali sbagliati agli operatori economici e soprattutto agli imprenditori che fanno investimenti. L'inflazione non è quindi l'aumento generalizzato dei prezzi - l'indice è una media, poco significativa - ma il fatto stesso che troppa moneta sia in circolazione: i prezzi si muovono solo lentamente, un bene dopo l'altro - l'effetto Cantillon - partendo dalle azioni e degli immobili.

INVESTIMENTI SBAGLIATI

La scelta politica di iniettare troppa moneta - rispetto al livello di risparmio del sistema - crea quindi recessioni, perché gli investimenti sono effettuati sulla base di segnali (di prezzo) sbagliati e incoerenti. Se si tenta di evitare le crisi immettendo altra moneta, spiega la scuola, si ha come effetto solo il rinvio della recessione, che però diventa più grave. Prima o poi il disallineamento - per semplificare - tra valori reali e valori monetari - esplode.
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