Inceneritori: info e news

Inviato da  _gaia_ il 24/9/2007 18:47:23
Raccolgo l'invito a creare un thread interamente dedicato ai "termovalorizzatori" (nome politically correct per "inceneritori"), di cui si è discusso qua e là in alcuni articoli e thread qui su LC.
Tra questi, segnalo:
- Uno strano concetto di solidarietà
- Napoli milionaria
- Ariano Irpino / Difesa Grande - atto III

Copio-incollo qui alcuni miei interventi.
Se qualcun altro volesse riportare i suoi, ben venga: così da creare uno spazio dove inserire informazioni e news in tema inceneritori.

**********

Vorrei segnlare questo bell'articolo sugli inceneritori, che secondo Bertolaso sono la panacea dei mali campani (assieme alle discariche):

VIAGGIO NELL'INCENERITORE

Qualche estratto:

Ci mostra i filtri a manica, quelli che ripuliscono i fumi prima dell'immissione al camino. Sì sì, d'accordo, il filtro a manica è geniale come meccanismo ma... i pori del filtro hanno un diametro di 6 micron, pertanto tutte le nanoparticelle di diametro inferiore ai 6 micron non vengono filtrate, e vanno in atmosfera. (*)
.......

E finalmente arriva la slide tanto agognata: quella delle emissioni. E qui casca l'asino. All'ultimo rigo c'è scritto: TCDD 0,1 nanogrammicubi.
Alzo la mano.
Io: "Vedo all'ultimo rigo dell'elenco che c'è una quantità non nulla di tetraclorodibenzo-p-diossina (è vecchio il trucco di chiamarla TCDD), ma non aveva detto che di diossine non ce ne sono?"
Lui: "Beh, lo zero assoluto non esiste".
Io: "No scusi, non capisco. Mi ha detto che la temperatura è di 1150 gradi centrigradi..."
Lui: "Certo!"
Io: "Ma da questi numeri che vedo sulla slide, si vede che la temperatura media è attorno agli 850 gradi. Sono fumi da combustione a circa 850 gradi".
(...)
Io: "Certo che esiste. Poco sopra gli 850 gradi la molecola di TCDD si rompe, voi siete al di sotto."
E qui succede l'assurdo. Il relatore perde i nervi e mi sbraita: "Lei dice 850 gradi? Ed io le dico questa informazione se la tenga per lei!"
.......

Io: "Come avete risolto il problema dell'umidità?"
Lui: "Guardi che questo problema per il tal quale non c'è. Mica siamo un impianto a CDR, noi!"
Io: "Appunto... nella mia regione vogliono costruire impianti a CDR..."
E qui c'è il momento più bello. Lui in un inceneritore ci lavora, e lo conosce bene. Sentire quindi da lui frasi come: "Lei non ha idea di che problemi enormi può dare il CDR", "Se la selezione non funziona alla perfezione, il CDR sarà un disastro", ed altre cose che mi hanno dimostrato che in Campania abbiamo capito bene come stanno le cose.


°°°°

(*) "Nanoparticelle".. do you know?

>> Nanopatologie. Conferenza del dott. Montanari (video google) <<


**********

Al di là delle "frasi ad effetto", di quell'articolo guardiamo ai dati di fatto. Sono quelli che contano, al di là delle opinioni dell'autore. (...)

Ste nanoparticelle tossiche degli inceneritori le ingoiamo ancora noi.. e la cosa più bella è che hanno sdoganato il concetto che è colpa nostra, consumisti impenitenti del terzo millennio.
Ma l'unica cosa che posso fare io come consumatrice è scegliere un prodotto che dia alla fine meno rifiuto possibile, più di questo non posso fare.

Allora iniziamo a dire alle aziende: "producete in modo intelligente, per favore, se no per forza continueremo ad essere sommersi dalla monnezza". Poi implementiamo il riciclaggio di tutto ciò che può essere riciclato; la parte che proprio proprio non si potrà riciclare sarà di certo più piccola di quanto è ora.

Comunque vedo ora che sulle nanoparticelle e gli inceneritori ha già risposto Marco.
Aggiungo solo, per chi non è pratico delle grandezze in gioco, che un micrometro equivale a un milionesimo di metro, mentre un nanometro è un miliardesimo di metro.
Ordini di grandezza molto diversi.

I vari PM10 e PM2,5 che vengono rilevati dai sensori, con le emissioni degli inceneritori centrano poco, perché come ha detto Marco c'è una sorta di "corsa alla riduzione del diametro delle particelle emesse". Cosa che risulta nociva per la salute proporzionalmente a questa riduzione di diametro.
Le nanoparticelle di metalli o sostanze tossiche, una volta entrate nel corpo umano, non se ne vanno più (prova a cercare anche altri video, ce n'è uno con una interessantissima intervista alla dottoressa Gatti fatta dal meet-up di Grillo).

**********

Una raccolta di articoli utili tratti da Pressante:

- Viaggio nell'inceneritore
- Il trucco dell'inceneritore di Acerra
- La Corte Europea condanna l'Italia per l'inceneritore di Brescia
- L'ultimo imbroglio del CIP6
- Chi sono i saltimbanchi?
- Chiuso l'inceneritore di Montale: diossina 6 volte oltre i limiti di legge

**********

NEWS (da SenzaSoste.it):

Inceneritore di Livorno, si va verso il raddoppio

Gli interessi economici di un’oligarchia imprenditoriale avallati dai politici locali stanno portando alla costruzione di un nuovo inceneritore a Livorno, un erogatore di tumori grande il doppio rispetto a quello attualmente esistente. La valutazione di impatto ambientale, come la tradizione democratica locale impone, è stata svolta nel massimo riserbo e le ipotesi di poter adottare forme di smaltimento alternative non sono state discusse né prese in considerazione.

(...) La spesa per il solo progetto del nuovo inceneritore di Livorno è di circa un milione e mezzo di euro, quella per la sua messa in atto si aggira nientemeno che sugli 80.

Il nuovo inceneritore trasformerà ogni giorno 400 tonnellate di rifiuti in 80 tonnellate di fumi e ceneri altamente tossici intrisi delle micidiali nanopolveri e diossine.
Le nanopolveri sono microparticelle dal diametro compreso fra 2 e 200 nanometri (un milionesimo di millimetro) che entrano in vari organi del nostro corpo, provocando infiammazioni croniche e varie forme di cancro. Vengono prodotte dalla combustione dei rifiuti e si diffondono nell'aria. Più è alta la temperatura, più queste sono fini e quindi maggiormente “penetranti”.

I difensori del modello d'incenerimento si difendono sostenendo che i nuovi impianti hanno filtri potenti. Purtroppo non è così: i filtri che la tecnologia ci mette a disposizione possono bloccare particelle solo fino a 2,5 micron e le polveri rilasciate dagli inceneritori sono molto più sottili (anche 0,1 micron). Neanche l’Arpa (l’Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente) riesce con i suoi strumenti a rilevare le “0,1”.

(...) Intanto Aamps è riuscita a mettere a posto i suoi conti e i suoi debiti con la più alta tariffa del nord e del centro Italia: 321 € contro i 95 di Reggio Calabria, la più bassa, e una media nazionale di circa 220 € (fonte Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva).
(...) l’azienda non investe praticamente niente nella raccolta differenziata: qualche centinaia di migliaia di euro su un bilancio di 47 milioni (la fonte è il sito del Comune di Livorno). Tradotto in percentuale significa meno dello 0,1% del bilancio. Come sia stato possibile con questo investimento irrisorio arrivare al 32,43% di raccolta differenziata (dati Ato, l’Autorità di Ambito Territoriale Ottimale, per l’anno 2005), lo sa solo Aamps. Eppure qualcosa ci dice che la nostra municipalizzata riuscirà in un’impresa ancora più difficile: portare la percentuale di differenziato al 50%, la quota minima indicata dalla finanziaria 2007 pena il commissariamento della locale Ato.

(...) L’unica strategia valida da percorrere è quella dei “Rifiuti Zero”: produrre solo ciò che può essere riciclato. A prima vista sembra un’utopia ambientalista, in realtà è parte integrante della nuova rivoluzione industriale avviata da alcuni tra i paesi più avanzati, in particolare Giappone e Stati Uniti, già negli anni '80.
(...) Nel 2002, grazie ad una strategia politica a lungo raggio iniziata molti anni prima, a San Francisco si è arrivati a riciclare il 62% dei materiali post consumo. Si è rinunciato a realizzare inceneritori puntando, in collaborazione con le aziende private, al riciclaggio e al compostaggio, con forme di raccolta differenziate domiciliarizzate.
Se sono riuscite ad organizzarsi metropoli internazionali da decine di milioni di abitanti, non si capisce come non possa essere progettato nelle nostre città-paese.


**********

Altri link utili:

- NoInceneritori.org - Coordinamento dei comitati della Piana di Firenze, Prato e Pistoia
- InformationGuerrilla.org - La ricerca imbavagliata sulle nanopatologie (+ lista di articoli correlati)
- Nanodiagnostics.it - Il sito della prof.ssa Gatti e del dott. Montanari
- StefanoMontanari.net - Il blog personale del Dott. Montanari
- Centro di formazione ambientale Monferrato - Incenerimento dei rifiuti ed inquinamento: il vero pericolo non sono le PM10 m le polveri più sottili (altri articoli in questa lista)

Messaggio orinale: https://old.luogocomune.net/site/newbb/viewtopic.php?forum=45&topic_id=3841&post_id=100107