Re: La conferenza dell'Aipac, ovvero che fine farà l'Iran

Inviato da  Pausania il 18/4/2007 20:31:19
Soros di aggiunge al dibattito sulla lobby israeliana

15 aprile 2007
di Bernd Debusmann, corrispondente speciale


WASHINGTON (Reuters) – Il finanziere miliardario George Soros ha aggiunto la sua voce al dibattito caldo ma poco notato sul ruolo della potente lobby di Israele nel definire la politica di Washington a tal punto da intaccare gli interessi nazionali Usa e da soffocare il dibattito a riguardo.

Nell'ultima edizione del
New York Review of Books, Soros affronta la questione della “pervasiva influenza dell'American Israel Public Affairs Committee (Aipac)” a Washington e afferma che gli stretti legami dell'amministrazione Bush con Israele sono un ostacolo al raggiungimento della pace tra Israele e i Palestinesi.

[...]

“La lobby filo-israeliana è stata davvero efficace nel sopprimere le critiche – ha scritto Soros – I politici sfidano questa lobby a loro rischio e pericolo e chi dissente rischia la diffamazione personale.”

L'Aipac ha costantemente rifiutato di commentare queste accuse, ma molti sostenitori sono stati molto franchi nel respingerle. Lo storico Michael Oren, parlando alla conferenza 2007 dell'Aipac del marzo scorso, ha detto che il gruppo non era semplicemente una lobby per Israele. “E' la rappresentazione di una convinzione vecchia come questa stessa nazione (l'America), cioè la convinzione che credere nello stato di Israele equivalga a credere negli Stati Uniti” ha affermato nel discorso principale.

Il dibattito, a lungo sopito, è venuto alla luce un anno fa, quando due importanti accademici, Stephen Walt di Harvard e John Mearsheimer della
University of Chicago, hanno pubblicato un saggio di 12.500 parole intitolato “La lobby israeliana” e distinguendosi come i più aspri critici dell'Aipac da quando venne fondata nel 1953.

[...]

Un supporto risoluto

Secondo Walt e Mearsheimer la lobby ha persuaso le varie amministrazioni a posizionarsi troppo vicino ad Israele.

“La combinazione di supporto risoluto ad Israele e i relativi sforzi di diffondere la 'democrazia' ha infiammato l'opinione pubblica araba e islamica e ha messo a rischio non solo la sicurezza degli Usa ma di gran parte del resto del mondo”, hanno scritto.

Nessun altro gruppo di pressione è riuscito a deviare la politica Usa così lontano dagli interessi Usa, contemporaneamente convincendo gli americani che gli interessi Usa e quelli di Israele siano sostanzialmente identici, hanno scritto.

Considerati un tempo un onesto mediatore in Medio Oriente, gli Stati Uniti sono ora visti dalla maggioranza del mondo arabo senza alcun dubbio come un sostenitore di Israele, secondo i sondaggi di opinione internazionali.

[...]

I due accademici affermano che la pressione da parte di Israele e della sua lobby a Washington ha giocato un ruolo fondamentale nella decisione del 2003 [...] di attaccare l'Iraq, acerrimo nemico di Israele.

Mearsheimer e Walt non sono riusciti a trovare nessuna casa editrice che pubblicasse il loro saggio negli Stati Uniti. Quando alla fine è stato pubblicato nel
London Review of Books, hanno fatto notare come sarebbe stato difficile immaginare che alcun media ufficiale degli Stati Uniti avrebbe pubblicato un pezzo del genere.

[...]

Intervendo nel dibattito, Soros ha detto: “Una autocritica, da tempo necessaria, della politica americana in Medio Oriente è iniziata in questo Paese; ma non può arrivare lontano, finché l'Aipac mantiene la sua potente influenza sia sul partito Democratico che su quello Repubblicano.”

Questa influenza si evidenzia nel fatto che Israele è il maggiore destinatario degli aiuti internazionali Usa.


I media ufficiali

Mearsheimer e Walt stanno lavorando per far divenire il loro articolo un libro – che verrà pubblicato in settembre da
Farrar, Straus and Giroux. [...]

Un altro editore importante, Simon and Schuster, ha già scoperto non solo che è possibile pubblicare critiche ad Israele ma che può anche rendere dei profitti.

Il libro dell'ex presidente Carter,
Palestine Peace Not Apartheid, ha scalato la classifica di vendita dopo la sua pubblicazione lo scorso novembre, vi è rimasto per tre mesi e vende ancora molto.

[...]

In risposta alle accuse di antisemitismo, Carter ha detto di voler suscitare una discussione sulle questioni dibattute normalmente e liberamente in Israele ma di rado negli Stati Uniti.

“Questa riluttanza a criticare qualsiasi politica del governo israeliano è dovuta agli sforzi straodinari della lobby dell'Aipac e all'assenza di qualsiasi voce contaria” ha scritto nel
Los Angeles Times durante la promozione del suo libro.

“Sarebbe quasi un suicidio politico per i membri del Congresso avere una posizione equilibrata tra Israele e la Palestina”.

[...]


=======================

L'articolo orginale di Mearsheimer e Walt è disponibile in inglese: The Israel Lobby

E' disponibile anche in traduzione a cura del sempre ottimo Come don Chisiotte: La lobby israeliana e la politica estera degli Stati Uniti

Messaggio orinale: https://old.luogocomune.net/site/newbb/viewtopic.php?forum=45&topic_id=3218&post_id=87063